Giarre, il Consiglio approva l'Ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato VIDEO -
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Giarre, il Consiglio approva l’Ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato VIDEO

Giarre, il Consiglio approva l’Ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato VIDEO

In pochi credevano all’impresa titanica. E invece oggi, il Consiglio comunale ha approvato l’Ipotesi del Bilancio stabilmente riequilibrato con 10 voti favorevoli della maggioranza e le 3 astensioni dell’opposizione. “Sotto il profilo politico – ha osservato l’assessore al Bilancio Antonella Santonoceto – l’approvazione dell’ipotesi di bilancio segna, nel nostro Comune, una classe politica; si scrive in modo indelebile una pagina nella storia di Giarre. Un grande lavoro è stato fatto da funzionari e dipendenti, sotto la magistrale regia dell’esperto finanziario, Letterio Lipari. Un lavoro realizzato sia nella fase dell’accertamento delle entrate che nelle previsioni di spesa. Il frutto di una dettagliata opera di rivisitazione, bonifica e verifica gestionale dei singoli capitoli”.

Il sindaco Cantarella ha atteso che si votasse prima di intervenire a cuore aperto. Strabuzzando gli occhi verso il pubblico, per poi  dispensare  ringraziamenti al suo esperto finanziario Letterio Lipari, alla Giunta, agli uffici di Ragioneria e a quanti – come la commissione Finanze del presidente Alfio Bonaventura, a vario titolo, hanno contribuito a conseguire questo importante risultato.

“E’ stato votato un atto che viene dal profondo del cuore – ha detto – dal cuore di ogni singolo consigliere, al di là delle singole posizioni. Abbiamo fatto squadra e passiamo alla storia come quelli che sono riusciti a mettere in campo un lavoro straordinario. Un vero atto d’amore e di servizio per questa città”. Prima del voto, nel corso del dibattito non sono mancate le punzecchiature dei consiglieri di opposizione, che, a più riprese hanno tirato per la giacca il presidente del Collegio dei revisori, Ignazio Napoli.

I consiglieri Leo Patanè e Alfio Tomarchio, si sono soffermati sull’atto didimostrazione della riduzione del costo dei servizi del 20%, sollecitato dal ministero: “non si è compreso il motivo per cui non è stato fornito un quadro quinquennale, ma solo dell’ultimo anno. Ciò è ulteriormente evidenziato, ove testualmente il Ministero ribadisce che nel caso di specie trova applicazione quanto stabilito dall’art. 259 comma 1-ter del TUOEL”; e che solo al raggiungimento dell’obiettivo (riduzione del 20 %) l’Ente in deroga alle norme vigenti, può spostare l’arco temporale del risanamento da 3 a 5 anni.

Senza detta attestazione e senza la certificazione del raggiungimento di detto obiettivo da parte dei revisori – considerato che ciò è “condicio sine qua non”, per poter, in deroga alla norma generale,  posticipare il risanamento in cinque anni (piuttosto che tre), e che la documentazione di cui stiamo discutendo si riferisce al periodo 2018-2022 – ritengo non si possa andare avanti”.

Il presidente Napoil, seppure schematicamente, respingendo un tentativo di contraddittorio in aula,  ha replicato a  Patanè sostenendo che “è stata rispettata la normativa e che il bilancio approvato è da ritenersi ibrido. Il nostro compito era quello di effettuare una valutazione sull’ultimo anno”. Il consigliere di minoranza Carmelo Strazzeri, invece, non ha nascosto le proprie preoccupazioni sugli annunciati ritocchi alle imposte comunali preventivati dall’atto finanziario e sulle azioni da intraprendere per incrementare la riscossione dei tributi.

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