Asilo di via Russo a Macchia di Giarre, al via i cantieri finanziati dal Pnrr VIDEO

Al via i cantieri nella materna intercomunale di via Russo a Macchia. Alla presenza del sindaco Leo Cantarella, dell’assessore ai Lavori pubblici, Claudio Raciti, del direttore dei lavori, geom. Salvo Scuderi e dei rappresentanti legali dell’impresa (di Modica) che si è aggiudicato l’appalto, è stato formalizzato l’avvio dei lavori che avranno la durata di 1 anno.

Per la realizzazione delle opere è stata stanziata la somma di 1 milione 150mila euro. L’impresa aggiudicataria dell’appalto ha offerto un ribasso d’asta del 5,15%. Trattandosi di fondi del Pnrr, l’amministrazione comunale ha aderito ad un preciso cronoprogramma con date e tempi procedurali contingentati. I termini per l’affidamento dei lavori, dovranno coincidere con la data di stipulazione del contratto, ovvero entro il 30 luglio 2023, mentre entro il 30 settembre 2024 il Comune di Giarre dovrà realizzare almeno una percentuale pari al 30% delle opere, pena la revoca del contributo assegnato.

Obiettivo del progetto è quello di rivitalizzare l’ex asilo intercomunale di via Russo che tornerà ad essere struttura scolastica di riferimento con la realizzazione di locali ex novo da destinare a refettorio, cucina e spazi comuni. “L’intervento – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Claudio Raciti – prevede, preliminarmente, la demolizione dell’ex plesso Manzoni colpito dal sisma del 2002, al cui posto sorgerà un’area a verde e un parcheggio pubblico a servizio della comunità di Macchia”

“Sono felice che si realizza quest’opera che – ha detto il sindaco Leo Cantarella – rappresenta un segnale tangibile di ripartenza per la città, restituendo al territorio un asilo che, per lunghi decenni è stato il fiore all’occhiello della nostra città, in tema di servizi erogati e per la loro qualità. Nel contempo la zona di via Russo a Macchia, si arricchisce di una piazza e di un parcheggio a totale vantaggio della comunità locale”.

“In relazione alla struttura morfologica del fabbricato – osserva il direttore tecnico Salvo Scuderi – il progetto prevede una composizione degli ambienti che consentirà di ospitare due sezioni funzionali cosi articolate: una omogenea per i lattanti (0-12 mesi) ed una eterogenea per semidivezzi (12-24 mesi) e divezzi (24-36 mesi), aventi una capacità ricettiva complessiva di 40 bambini.  Nell’ambito, poi, della formulazione progettuale, si è tenuto conto delle peculiarità delle sezioni, in relazione alla loro organizzazione in funzione delle diverse esigenze evolutive dei bambini”. “