Si arricchisce di una nuova puntata la vicenda sulla presunta incompatibilità in Giunta dell’assessore comunale ripostese, Gino Daidone. Il sindaco di Riposto Vasta invitato dall’avv. Enzo Guarnera, legale di Pappalardo Fiumara ad esprimersi sulla incompatibiltà dell’assessore Daidone ha preferito replicare sui social con una piccata nota.
“Gino Daidone – scrive il sindaco in premessa – non è incompatibile. Si tratta dell’errata valutazione dell’avv. Guarnera e dell’ex vice sindaco Gianfranco Pappalardo Fiumara. Quando, pur di screditare l’amministrazione e prestare il fianco ad una opposizione priva di qualsiasi contenuto si è disposti comunque a scrivere sbagliando anche riferimento normativo. In punto di diritto, occorre osservare che l’art. 63 del T.U.E.L. individua tassativamente le cause ostative all’espletamento del mandato elettivo, proprio al fine di evitare situazioni di incertezza.
In particolare l’articolo in parola al comma 1 n. 4 dispone che, nel disporre che non può ricoprire la carica di consigliere comunale colui cha ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo, con il Comune e prevede espressamente che “la costituzione di parte civile nel processo penale non costituisce causa di incompatibilità”. Fin qui il sindaco Vasta sui social.
Non tarda ad arrivare la risposta di Gianfranco Pappalardo Fiumara: “A mio avviso Daidone riveste un ruolo pubblico che è in contrasto con la posizione che attualmente il Comune di Riposto ha giudizialmente nei suoi confronti. Nella nota del prof. Guarnera – soggiunge Pappalardo Fiumara – da me condivisa, sono state espresse considerazioni sulla opportunità di scelte che hanno a che fare con il buon andamento della cosa pubblica. Nella sua risposta da “socialman”, purtroppo – scrive Pappalardo – ha mostrato di non avere alcuno stile e alcun rispetto; – mi permetta – nessuno ha mai espresso un giudizio politico su alcuno, né ha fatto il tifo per qualcuno!
Tanto meno io che non ho alcun ruolo pubblico, in questo momento, al comune di Riposto, a differenza, nello specifico, del Daidone che riveste, invece, un ruolo pubblico che è in contrasto con la posizione che attualmente il Comune di Riposto ha giudizialmente nei suoi confronti.