Giarre, morte sospetta di un 43enne ripostese colto da infarto. Tre giorni prima era stato dimesso

La Procura di Catania ha aperto una inchiesta sulla morte sospetta di un 43enne ripostese, Michele Castorina (nella foto), tragicamente colpito da un infarto pochi minuti prima di raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale di Giarre. I fatti sono avvenuti la sera del 14 agosto scorso, vigilia di Ferragosto.

Ad assistere alla drammatica scena la fidanzata del 43enne che lo aveva accompagnato in auto, in ospedale. L’uomo si è accasciato davanti l’ingresso principale battendo il capo. Nell’immediatezza dei fatti la guardia giurata che si trovava nel check point del complesso ospedaliero avrebbe richiesto l’intervento dell’ambulanza.

Il mezzo di soccorso – parcheggiato nell’area del nosocomio – che ha raggiunto dopo qualche minuto il varco principale del sanatorio non era medicalizzato e a bordo non vi sarebbe stato neppure il defibrillatore. Si è quindi reso necessario attendere l’arrivo di una seconda ambulanza, proveniente dalla postazione 118 di Mascali, munita dei dispositivi medici.

Vani i tentativi di rianimare il 43enne ripostese il cui cuore ha poi cessato di battere ancora prima che l’ambulanza lo conducesse al pronto soccorso. Sulla vicenda, avvenuta la sera della vigilia di Ferragosto, sono stati disposti approfondimenti investigativi.  I carabinieri hanno ricevuto la delega della procura etnea ed hanno verificato le immagini delle telecamere interne, sequestrando le cartelle mediche.

Si è appreso che il 43enne ripostese, tre giorni prima, l’11 agosto scorso, attorno alle 13, si era recato al pronto soccorso del nosocomio giarrese, accusando dei dolori al torace e all’addome.

Castorina, in quella circostanza, si è presentato con la fidanzata e la sorella ed è rimasto in osservazione per diverse ore per effettuare tre distinti prelievi, ogni tre ore, per rilevare gli enzimi cardiaci. Tutte le verifiche eseguite, attraverso un teleconsulto, hanno dato esito negativo e l’uomo, attorno alle 23, è stato dimesso, non presentando, il tracciato, particolari criticità. Tre giorni dopo, purtroppo, il fatale arresto cardiaco che ha spinto i familiari del 43enne a sporgere denuncia.

Oggi alle 11 al Policlinico di Catania, dove è stata trasferita la salma, su disposizione del Pm Valentina Margio è stata programmata la nomina del medico legale e di un cardiologo nominati dalla Procura e dei periti di parte. Nel primo pomeriggio dovrebbe avere luogo l’esame autoptico.