Dopo l’estate arriva l’autunno. Ormai non manca molto. Ma, nella “stagione politica” comunale giarrese dell’era Cantarella, dopo l’estate arriva la Primavera. Quel Santo Primavera, consigliere comunale di maggioranza, ai più noto come “lo straniero”, protagonista di una duplice mission: disarcionare dalla poltrona dell’Ars l’attuale sindaco di Riposto e deputato Davide Vasta e, contemporaneamente, attaccare frontalmente la maggioranza che sostiene il sindaco Cantarella.
Nel mirino di Primavera l’assessore al Turismo e Spettacolo, Giuseppe Cavallaro. Primavera contesta l’anomalo utilizzo dei fondi regionali per finanziare il tardivo cartellone estivo del Comune di Giarre presentato ieri in pompa magna in municipio.
Secondo il consigliere di maggioranza Santo Primavera, invece, “non solo la realizzazione di tali attività non rispetta le date della programmazione, ma, addirittura, elude fondamentalmente i vincoli ferrei del contributo regionale. Non solo. In diritto il Comune di Giarre – che è in dissesto – non può contribuire economicamente come previsto dal bando per tali iniziative. L’Assessore regionale agli Enti Locali Andrea Messina è a conoscenza di tutto ciò?”.
Puntuale la replica congiunta del sindaco Leo Cantarella e dell’assessore al Turismo e Spettacolo, Giuseppe Cavallaro. Entrambi fanno sapere di prendere le distanze da Primavera (ma lui non si schioda dalla maggioranza): “Il consigliere Santo Primavera farnetica, si tratta di illazioni errate in toto, insensate e inutili contro un’intera città verso la quale, per l’ennesima volta, dimostra poco attaccamento.
Del resto quando qualcuno si impegna, si sobbarca di responsabilità, ricercando una condizione migliore per la nostra città, il risultato è che un consigliere e il suo gruppo – di maggioranza – altro non fanno che provare a distruggere l’impegno e il grande sacrificio profuso dagli amministratori. Il consigliere Primavera ci spieghi, piuttosto, il perché di 170 commissioni consiliari da inizio anno”.