“Sorridi anche lì, come solo tu sapevi fare, che noi ti guardiamo da quaggiù”. La frase è stampata assieme alla foto di Mattia sulla maglietta di decine di ragazzi che questa mattina hanno partecipato alle esequie del 17enne giarrese vittima di un tragico incidente stradale autonomo sul corso Messina.
Con i fuochi d’artificio e il rombo dei motori di scooter e motocicli schierati davanti l’ingresso della chiesa gremita di giovani. Almeno 2 mila persone. C’erano, tra gli altri, anche il sindaco Leo Cantarella con l’assessore Giuseppe Cavallaro, la dirigente scolastica dell’Alberghiero Falcone, Monica Insanguine (Mattia frequentava la terza B ), la dirigente scolastica del Liceo Scientifico Tiziana D’Anna.
Davanti al feretro papà Tony e mamma Katia e la fidanzatina Aurora sommersa dall’abbraccio degli amici di Mattia. In chiesa il feretro è stato circondato, per l’intera durata delle esequie, da una muraglia di ragazzi. In piedi, guardando fissi la bara dal colore chiaro.
Struggente l’intervento della fidanzata Aurora, a conclusione del rito funebre: “Eravamo inseparabili. Una sola cosa. Non mi prenderai più per mano; non mi darai più consigli. Mi dicevi sempre che ero la tua spalla destra: mi definivi la tua felicità assoluta. Ora, mi hai lasciato una voragine nel petto”.