Anche l’opposizione consiliare, con gli intransigenti Leo Patanè e Alfio Tomarchio, si è detta d’accordo alla convenzione tra il Comune di Giarre e il Comune di Belpasso per la gestione condivisa del segretario generale Puglisi. Una operazione “stampella” che qualcuno aveva già previsto.
Il tema ha invece visto contrapposti diversi consiglieri di maggioranza rispetto alla necessità di stipulare la convenzione, registrando anche il disappunto del sindaco Leo Cantarella che ha rivendicato la propria scelta che – ha detto – “è avulsa dalle dinamiche della politica”.
In aula animi surriscaldati. Più di tutti i consiglieri di maggioranza Santo Primavera, Raffaele Musumeci e Gabriele Di Grazia, che hanno stigmatizzato la procedura attuata.
E dai banchi della minoranza i consiglieri Carmelo Strazzeri e Leo Patanè hanno manifestato qualche perplessità. Durissimo il consigliere Primavera che, nella veste di presidente della I Commissione, ha rilevato che “la delibera della convenzione risultava priva del parere del Collegio dei revisori dei conti, ai sensi dell’art.239 del Tuel”. Riguardo, poi, la previsione quinquennale della convenzione, secondo Primavera, vìola le disposizioni contenute nel decreto del ministero dell’Interno del 21-10-2020. I rilievi di Primavera che erano stati solo enunciati in commissione, hanno trovato invece largo spazio di dibattito in Consiglio comunale, generando non poche tensioni.
Il segretario generale Marco Puglisi, presente in aula, ha inteso precisare i termini della convenzione respingendo i dubbi sollevati circa la presenza di eventuali vizi procedurali. Spiegazioni che non hanno del tutto convinto soprattutto Primavera che ha manifestato il proprio imbarazzo ancorché il segretario, al centro dell’argomento, era presente in aula.
Alla fine la convenzione è stata approvata. Il consigliere Primavera si è rifiutato di votarla con veemenza, mentre si è fatto notare il voto contrario del vice presidente del consiglio Raffaele Musumeci. 10 in tutto i voti favorevoli alla convenzione, compresi quelli della minoranza, ad esclusione del del consigliere Carmelo Strazzeri, che si è invece astenuto.