Lo scorso 14 settembre si è tenuto il direttivo con 11 presenti su 15 componenti più la segretaria Maria Grazia Auditore. Durante il direttivo è stata presentata la mozione di fiducia a sostegno della segretaria con la firma di 11 membri del direttivo. La mozione è passata ad unanimità.
In un articolo del Gazzettinonline del 30 agosto scorso si raccontano fatti interni al Partito Democratico, Sezione Locale di Riposto, ed in particolare di una lettera che una così autodefinita base del PD ha inviato al Segretario di Sezione, comunicando al Segretario e alla Sezione stessa che “in contrapposizione alla politica dell’apparire – non si capisce a quali azioni in concreto si riferisca – si muove la base del PD”.
“Da componenti del Direttivo del Pd ripostese e da delegati regionali del PD Sicilia – commentano Claudia D’Aita e Domenico Marino -, ci teniamo a precisare che la base elencata nel suddetto articolo, è presumibilmente composta da una ventina di persone delle quali solo 5 sono iscritti attivi del PD, mentre altri 15 non hanno mai partecipato ad alcun incontro se non quello immediatamente successivo alla loro iscrizione del partito, avvenuta online nelle 24 ore precedenti la chiusura del tesseramento annuale del PD e nel corso delle amministrative comunali e quindi a campagna elettorale avviata.
Questa nuova parte del circolo, che evidentemente costituisce una corrente, ha ogni mezzo che ritiene opportuno per mostrare alla Città il proprio interesse alla cosa pubblica. Nessun vincolo di azione è stato mai posto alla corrente, e anzi si attende che questa anima definita dalla penna “movimentista” faccia percepire alla città la propria presenza, al di là di un suggerito articolo di stampa.
Ad oggi ciò che la sezione locale del Partito Democratico ha potuto constatare, oltre l’attuale lamentela, sono azioni non condivise, evidentemente, dal partito locale nella sua interezza, peraltro in un momento delicato per la vita amministrativa ripostese.
Il Segretario Locale, nel corso del suo quinquennale mandato, ha lavorato sempre all’unità del Partito e dell’intero centro sinistra ripostese.
Unità sempre ricercata e voluta anche dai precedenti segretari. Gli ottimi risultati conseguiti sono evidenti all’intera collettività: per la prima volta dopo 25 anni il centro sinistra ripostese è stato riunito nelle amministrative comunali e, rispetto al quinquennio precedente, la sezione locale ha visto accrescere le proprie iscrizioni, persino all’indomani della tornata elettorale che non ci ha visti vincenti.
Si tiene altresì a precisare che nessuno ha pensato, leggendo l’articolo di stampa, che questa “nuova” parte volesse aver ragione nell’aver previsto il tracollo alle amministrative comunali, ciò che stupisce è la previsione in sé considerando che la sconfitta si è determinata per poche centinaia di voti. Ciò che oggi sarebbe stato opportuno era un esame di coscienza da parte di ogni militante al fine di chiedersi se ciò che era stato fatto poteva essere considerato sufficiente per il risultato che ci si auspicava, salvo che il risultato voluto e\o architettato fosse diverso da quello che tutti immaginavamo.
Di questo sì che dovrà rispondere non solo ai tesserati locali, ma altresì alla Direzione Regionale del Partito Democratico, costantemente informata dei fatti per il tramite del Segretario Regionale.
Ci spiace rilevare come la nuova corrente non ha avuto la forza di eleggere in seno al civico consesso un suo rappresentante, figuriamoci di determinare o no un diverso risultato elettorale. Ne deriva che nessuna azione oppositoria in consiglio comunale potrà ritenersi espressione di questa parte, mancante di un suo legittimo rappresentante. Ogni azione proposta invece sarà la somma del Partito Democratico Ripostese nella sua interezza, che continuerà a confrontarsi con tutte le aree progressiste cittadine come ad oggi fatto.
Sarebbe stato opportuno – concludono la D’Aita e Marino – sentire il Segretario locale prima di addivenire a frettolose, e inutili, conclusioni offerte alla città in danno di chi in questa città ha operato sempre con lealtà e trasparenza, come il 47% degli elettori ha dimostrato“.