Viale Amendola a Riposto, una arteria strategica lungo la quale si concentrano numerosi insediamenti abitativi, tra cui edilizia popolare, alberghi, strutture ricettive e attività commerciali. La Regione ha finanziato i lavori di restyling (poco meno di 1 milione di euro), nell’intento di riqualificare una precisa area urbana, attraverso la realizzazione di percorsi pedonali, nuova pavimentazione marciapiedi, opere di urbanizzazione, l’incremento del verde pubblico. E, a cantieri ancora aperti, la città si divide e si interroga sull’estetica del risultato progettuale vecchio di anni.
A parere di tanti cittadini la soppressione della piazzola pedonale sullo spartitraffico risulta essere fortemente penalizzante: la presenza della fioriera, oltretutto, riduce sensibilmente gli spazi di movimento dei pedoni mentre attraversano la strada.
La fioriera, particolarmente invasiva, rischia peraltro di trasformarsi in una gigantesca pattumiera, considerato che le aiuole ivi esistenti sono ricolme di piccoli rifiuti alimentari.
La consigliera comunale Claudia D’Aita non nasconde il proprio disappunto, manifestando perplessità sul progetto che certamente andava monitorato già dall’insediamento della nuova Giunta Vasta.
Il gruppo di minoranza “Riposto cambia”, rammenta la D’Aita, ha trasmesso nei mesi scorsi anche una interrogazione. L’ipotesi di una variante sollecitata da più parti appare poco praticabile, a fronte della ormai imminente ultimazione dei cantieri.
Sono in fase di collocazione i 9 pali del nuovo impianto di illuminotecnica, a fine mese, i cantieri, dovrebbero concludersi. Dal Comune silenzio assoluto. L’amministrazione Vasta si astiene dal commentare.