Il Cinecircolo l’Agorà di Giarre ha ospitato, nella propria sede di via Carolina,192, una iniziativa dedicata alla diva del cinema italiano e internazionale: Alida Valli. All’evento, patrocinato dal Comune di Giarre, sono intervenuti il critico cinematografico e vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Alessandro Cuk, il presidente nazionale del CINIT (Cineforum Italiano), Massimo Caminiti e il presidente regionale del Centro studi cinematografici, Ignazio Vasta. Nell’ambito della serata è stato presentato il docufilm “Alida” del regista Mimmo Verdesca.
“Il docufilm di Mimmo Verdesca – dichiara Aldo Rompineve, presidente del Cinecircolo – racconta la storia della leggendaria Alida Valli attraverso le parole inedite delle sue lettere e dei suoi diari, arricchendola di altri esclusivi materiali: le fotografie, le riprese private di famiglia, nuove interviste ai figli, ai parenti, agli amici e ai collaboratori più fedeli, e altri documenti d’archivio. Il film documentario “Alida” mostra un quadro completo, e mai visto prima, della vita di una giovane e bellissima ragazza di Pola che diventò in breve tempo una delle attrici più famose e amate del cinema italiano e internazionale del ‘900”.
Il critico cinematografico Alessandro Cuk animatore della serata ha commentato: “Alida Valli (Pola 1921 – Roma 2006) è stata una delle attrici in cui la comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati del secondo dopoguerra è stata orgogliosa di riconoscersi, ed ha visto attraverso i suoi successi il riscatto di un popolo cacciato dalla terra in cui viveva radicato da secoli. Tornando alle sue interpretazioni più importanti, la ricordiamo in “Piccolo mondo antico”, “Il caso Paradine”, “Il terzo uomo”, “Senso” e “Novecento”. In tempi più recenti è rimasto famoso il rifiuto di Alida Valli rivolto alle autorità di Pola, la sua città di origine oggi appartenente alla Croazia, che volevano conferirle un riconoscimento come grande attrice croata: la sua italianità non scendeva a compromessi”.
La serata ha visto la partecipazione di un vasto pubblico che ha animato il dibattito dopo la visione del docufilm, interagendo attivamente con gli ospiti dell’associazione.