Seduta consiliare bollente e sospensione dei lavori per disordini. Nella prima parte dell’assise consiliare confronto particolarmente animato tra il sindaco Davide Vasta e la consigliera di opposizione Mariella Di Guardo, in ordine al conferimento di incarico, a titolo gratuito, ad un professionista esterno, da parte del sindaco, al fine di attuare strategie volte alla promozione della tutela della salute e della prevenzione sanitaria, politiche sanitarie ed, in particolare interventi di sostegno e di recupero di soggetti svantaggiati a rischio di esclusione sociale e di emarginazione, di emergenza crack. Il tentato avvio dell’attività ispettiva, prevista all’ordine del giorno, ha poi dato origine ad un acceso scontro verbale tra il consigliere di opposizione Ezio Raciti e il sindaco Davide Vasta.
I toni si sono particolarmente surriscaldati sul mancato riscontro dell’amministrazione alle interrogazioni. In merito il sindaco ha ribadito che, invece, aveva risposto, dall’inizio del suo mandato, al 95% delle interpellanze. Secondo il consigliere Ezio Raciti, invece, l’attività ispettiva si è rivelata un fallimento. “Nella convinzione di operare nel contesto delle prerogative istituzionali di competenza, quale consigliere comunale – ha rimarcato Ezio Raciti – ho inquadrato svariate tematiche di interesse collettivo, formulando interrogazioni, atti di indirizzo e solleciti al Sindaco e all’Amministrazione comunale, con spirito e lineamenti tendenti al bene comune.
Il tema del mancato avvio della refezione scolastica ha poi spinto il consigliere di minoranza Raciti a proporre una mozione da sottoporre al Consiglio comunale per poi approvare un parere politico in merito all’opportunità di rinunciare ai gettoni di presenza spettanti ai consiglieri presenti ai consigli comunali convocati formalmente, da destinare ad un capitolo di spesa appositamente realizzato.
Secondo Raciti, “le somme potrebbero essere destinate a coprire parte delle spese necessarie all’avvio della refezione scolastica a favore dei minori studenti presso le scuole di proprietà comunale, sgravando le famiglie di una buona percentuale del costo totale”. Come detto i toni si sono poi ulteriormente arroventati, tanto da rendersi necessaria la sospensione della seduta, con rinvio a data destinarsi.