Ha suscitato un mix di emozioni positive, fatte di allegria, gioia, solidarietà e fratellanza il concerto che, nei giorni scorsi, ha avuto luogo nei locali dell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale “E. Fermi” di Giarre, ad opera del “Cor Vivace”, un insieme di circa quaranta elementi, provenienti dalla Catalogna (Spagna).
In una sala gremita di docenti, cantori e semplici appassionati di musica, il “Cor Vivace”, diretto dal maestro Tomas Rosado, insieme a “Cantabile con de noies” e “Cor a Tempo”, fa parte del gruppo corale de “El Cercle”, un’entità sociale e culturale presente nel popolare quartiere di Gracia a Barcellona. Composto da circa 80 coristi, di età media sui 45 anni, il coro, iniziata la sua attività musicale il primo ottobre del 2009, “accoglie persone interessate a cantare senza limitazioni musicali, con l’obiettivo di fare un lavoro serio e rigoroso, oltre ché divertente”. Diversi i luoghi in cui il gruppo, negli anni, si è esibito con successo, dalla Catalogna a Valencia, Palma di Maiorca, Navarra, Madrid, Bilbao, Murcia, Alava, Bruxelles e Andorra, guidato con maestria dal direttore e fondatore Rosado, giunto al quarantesimo anno della sua attività.
Una targa e un quadro, a fine serata, sono stati donati al direttore del Cor Vivace, Tomas Rosado, dal professore Giuseppe Cristaudo, maestro della corale polifonica Jonia, di Giarre, il più antico coro di Sicilia, realizzati, rispettivamente, in pietra lavica e sabbia dell’Etna, dal maestro Filippo Nasello. A guidare con serietà e orgoglio gli spagnoli, nel tour siciliano, in vista del congedo professionale del fondatore, il professor Maurizio Siliato, di origini ripostesi, residente da tempo in Spagna.
Rosalba Azzarelli