Giarre, convegno sul tema della rieducazione in carcere tra fragilità e riparazione

Nell’aula magna del Liceo Scientifico di Giarre, si è tenuto un convegno dal titolo “Il pentagramma rieducazione tra fragilità e riparazione”. L’incontro, organizzato dal Comune di Giarre, dal Centro Servizi Volontariato Etneo e dal Ministero della Giustizia, ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare i giovani sul tema della rieducazione dei detenuti.

I lavori sono stati introdotti dal giornalista Rosario Sorace, che ha presentato la tematica e i vari relatori. A seguire, sono intervenuti, Giusi Savoca, assessore alle politiche sociali del Comune di Giarre, che ha espresso la sua soddisfazione per l’iniziativa e si è complimentata per la realizzazione dello Sportello di assistenza per i familiari dei detenuti al Carcere di Giarre. Melania Manduca, del Centro Servizi Volontariato Etneo, che ha illustrato le finalità del convegno. Raffaela Giordani, assistente sociale e referente della Casa circondariale di Giarre, che ha parlato dell’importanza della rieducazione dei carcerati e dell’impegno degli assistenti sociali.

Maria Pia Fontana, Direttore Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna di Catania, che ha spiegato le metodologie della giustizia riparativa, mentre Milena Mormina, Direttore dell’istituto penitenziario di Giarre, ha raccontato la sua esperienza professionale e ha sottolineato l’importanza di valorizzare le potenzialità lavorative e creative dei detenuti.

Nel corso del convegno, è stato presentato anche un video musicale realizzato dai detenuti dell’Icatt di Giarre, intitolato “La Risposta”. La canzone, scritta e arrangiata da Rossana Strano, è ispirata alle riflessioni ed emozioni dei detenuti.

Nel corso del convegno Daniela Bellinghieri, Psicologa e funzionario giuridico pedagogico, ha parlato della gestione, del trattamento e del reinserimento sociale del detenuto sex offender. Maria Anile, criminologa, ha invece affrontato il tema della violenza individuale dei rei

In chiusura Francesco Del Zoppo, Presidente Asd Fra.ma Club,  ha infine sottolineato l’importanza dell’attività dei volontari in ambito sociale e dello sport per il reinserimento sociale.

Al termine del convegno, gli studenti hanno rivolto numerosi quesiti ai relatori, soprattutto sui reati legati agli abusi e alla violenza sui minori e nel contesto familiare. I vari relatori hanno ribadito che il loro compito è il rispetto umano e il tentativo di recuperare i detenuti, anche per gli autori di reati molto gravi.

Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di riflessione per i giovani studenti, che hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino il lavoro svolto dagli operatori penitenziari e dai volontari per la rieducazione dei detenuti. Ma ancheun’importante occasione di sensibilizzazione dei giovani sul tema della rieducazione dei detenuti.

Il convegno è stato un successo, sia in termini di partecipazione che di contenuti. Gli studenti hanno dimostrato un grande interesse per il tema e hanno posto numerosi quesiti ai relatori. I relatori, dal canto loro, hanno fornito risposte chiare e approfondite, contribuendo a diffondere una maggiore consapevolezza sul tema della rieducazione dei detenuti.