Giarre, ricordati i 140 anni della nascita del poeta e giurista Carlo Parisi -
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Giarre, ricordati i 140 anni della nascita del poeta e giurista Carlo Parisi

Giarre, ricordati i 140 anni della nascita del poeta e giurista Carlo Parisi

Una conferenza dedicata ai centoquaranta anni dalla nascita del poeta e giurista giarrese Carlo Parisi, organizzata dall’omonima associazione culturale e teatrale,si e tenuta nel salone degli specchi.

La conferenza, coordinata dal giornalista Rosario Sorace, è iniziata con i saluti della presidente dell’associazione, Lucia Cardillo, che ha ricordato la nascita dell’associazione “Carlo Parisi” da lei presieduta e la dedica del nome della stessa al poeta.

Il professore Antonino Raciti, già preside dell’istituto professionale alberghiero “Giovanni Falcone” di Giarre, ha tracciato un lungo excursus della biografia del poeta, a partire dalle origini della famiglia, la nascita l’adolescenza e la maturità segnata dalla morte prematura della madre e del fratello, gli impegni ministeriali a Roma, ma anche assistenziali durante il periodo bellico e il suo rapporto con la terra d’origine fino alla morte prematura a soli quarantasette anni seguita da esequie solenni.

Il sindaco Leo Cantarella ha sottolineato l’importanza delle radici e del passato per poter costruire il futuro. Ha inoltre chiesto al pronipote omonimo del poeta, Carlo Parisi, che era seduto tra il pubblico, di accomodarsi al tavolo dei relatori.

Il secondo relatore, il prof. Alfonso Sciacca già preside del Liceo Classico “Gulli e Pennisi” e già sindaco di Acireale, ha disquisito sulla storia della scuola acese frequentata dal poeta, una scuola con professori provenienti da regioni del nord italia e all’avanguardia già al tempo della formazione umanistica di Parisi. Se nessuna traccia del nostro è rimasta negli archivi della scuola sicuramente, riporta Sciacca, l’educazione classica presso il liceo acese senza dubbio ha lasciato traccia nella vita, nella professione e nell’arte del poeta giarrese.

Il terzo sentito intervento del professore Paolo Sessa, già docente di lingue al Liceo Scientifico “Leonardo” e già sindaco di Milo, ha approfondito le opere,ovvero le pubblicazioni giovanili sul D’Artagnan di Martoglio “Notturno” e le opere mature, le città bionde (1924) e i canti (1929) oltre all’opera inedita “i canti di Milo” mai pubblicata (se non qualche componimento nel periodico letterario “Lunario siciliano“) ma della cui esistenza si è certi. La lettura dei sonetti “Le città bionde”,”Macchia di Giarre” e un sonetto dedicato a Milo, ritenuto da Sessa la migliore composizione di Parisi. La lettura delle poesie è stata resa più emozionante dall’esecuzione di brani classici al pianoforte da parte dello studente Gianluca Spartà.

Le poesie di Parisi, ha sottolineato Sessa, hanno tutte un elemento visivo centrale ma altrettanto importante: la nostalgia del tempo che fu e i sentimenti di amore e tenerezza. La poesia di Parisi è molto retorica, ma è normale poiché quello era nel gusto del tempo, il linguaggio ricercato e a tratti pomposo ha echi dannunziani nel lessico ma anche i ritmi, le movenze e le immagini del Pascoli oltre a richiami di alla poetica dei crepuscolari Gozzano, Corazzini e Govoni. Sessa ha chiuso il suo intervento facendo appello a tutti per ritrovare l’opera perduta “I canti di Milo”che Sessa, in caso di ritrovamento, farebbe pubblicare a sue spese.

L’Ing. Alfredo Sorbello creatore de ”Il gioco di Giarre” raccolta la storia dei busti nel parco giardino di Macchia, la loro realizzazione negli anni ’80 (busti di Russo e Parisi) presso la ditta Serpone ad opera dello scultore casertano Elpidio Tramontano. Busti come si sa, trafugati nel tempo e di cui Sorbello propone una soluzione economica per la loro realizzazione tramite una versione realizzata in stampa 3D in materiale plastico di cui fare uno stampo siliconico da riempire con marmo in polvere micronizzato,consentendo ai giarresi di poter dare il giusto ricordo a Carlo Parisi come agli altri illustri. Per la realizzazione del busto il Sorbello invita gli assessori Spitaleri e Santonoceto a coinvolgere il Liceo Artistico Guttuso perché gli illustri hanno una importante funzione di esempio verso le nuove generazioni e ne auspica l’installazione in parchi, scuole e uffici pubblici.

Di seguito il Dott. Filippo Di Mauro, docente universitario, ha raccontato la sua personale esperienza e approfondimento con l’opera “Le città bionde” di cui ha provato e sta provando a rifare il tour delle città fotografate nell’opera di Parisi. Ha inoltre raccontato aneddoti sull’atmosfera internazionale del circolo che ruotava attorno a Parisi, ai tempi in cui la via Lisi a Giarre si chiamava Via Washington. E’ seguito l’intervento commosso del pronipote omonimo Carlo Parisi che era in parte non a conoscenza della storia dell’illustre prozio e sente ora il peso e l’importanza del nome che porta.

Il Prof. Carmelo Torrisi, presidente della società giarrese di storia patria e cultura, e quindi intervenuto per sottolineare anch’egli l’importanza della figura commemorata e la necessità di mantenere sempre vivo il ricordo.

In conclusione, la presente dell’associazione culturale teatrale “Carlo Parisi” ha fatto dono ai relatori e agli intervenuti di un piccolo busto di Carlo Parisi realizzato dall’Ing. Sorbello, un ricordo ma anche un invito a tutti a continuare a ricordare il poeta anche ripristinando il busto trafugato.

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