Ha suscitato notevole interesse e particolare attenzione tra gli alunni dei Plessi “M.P. di Savoia” e “Giorgio La Pira”, rispettivamente, scuola primaria e secondaria di primo grado del Comune di S. Alfio, appartenenti al III Istituto Comprensivo di Giarre, il Progetto “Sì al rispetto” promosso dalla locale amministrazione in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Promosso dal Primo cittadino Alfio La Spina, coadiuvato dall’assessore Benedetta D’Amico e dalla presidente dell’associazione “Rhea Onlus” Santy Muscuso, il progetto, ha inteso coinvolgere i giovani studenti santalfiesi su temi di rilevante valore etico e morale.
In visita istituzionale nei diversi plessi, i responsabili, dopo la lettura della poesia “Sì alla vita”, di Rita Sabbatini e una breve riflessione, con gli alunni della primaria, hanno consegnato alla classe un cartellone, invitando i ragazzi a scrivere, ciascuno, la propria riflessione sulla poesia e sui temi in essa contenuti. Una attività di brainstorming, invece, quella proposta agli studenti della scuola secondaria di primo grado, chiamati ad esprimere le proprie considerazioni su tematiche di rilevanza etico-sociale (significato dell’amore, del rispetto, dell’inclusione, del perché e in che modo dovrebbe essere contrastata la violenza). Un breve dibattito, ricco di interventi e riflessioni, ha concluso l’incontro.
«In queste settimane – spiega la presidente dell’associazione “Rhea Onlus”, Santy Muscuso –, più che mai, si sta parlando del problema della violenza di genere, non solo perché il 25 novembre si è celebrata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, ma anche per la grande attenzione mediatica che ha ricevuto il femminicidio di Giulia Cecchettin, con la quale sono salite a 105 le donne uccise in Italia quest’anno. A livello psicologico – aggiunge la dottoressa Muscuso –, la violenza ha delle gravi ripercussioni sia a breve che a lungo termine, tali da compromettere la salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Si parla di conseguenze come l’isolamento, l’incapacità di lavorare, di prendersi cura di sé o del proprio bambino. Tutto ciò incide profondamente sul benessere dell’individuo, ma anche della società stessa».
«Alla luce dei recenti avvenimenti e delle preoccupanti statistiche – aggiunge l’assessore D’Amico –, appare evidente che è necessario occuparsi della diffusione del fenomeno, della violenza di genere, non solo il 25 novembre, ma tutto l’anno, incrementando la conoscenza e la consapevolezza soprattutto tra i giovani, nel particolare periodo del loro sviluppo».
«Questo – conclude la presidente della Rhea Onlus – è un lavoro importante, che deve essere compiuto dalle famiglie e dalle scuole, con l’augurio che si possa iniziare a pensare all’educazione sessuale e affettiva come nuova materia, che permetta di mantenere sempre vivo e attuale questo argomento. Il numero al quale è possibile rivolgersi è il 335450622 direttamente collegato con il 1522, attivo 24 ore su 24».
Rosalba Azzarelli
Nelle foto:
L’assessore alla P.I. D’Amico e la dott.ssa Muscuso durante l’incontro con gli alunni della primaria di S. Alfio e il cartellone da loro realizzato.