Gaming, fenomeno sociale e professionale: i dati di un settore chiave anche sul lavoro -
Catania
12°

Gaming, fenomeno sociale e professionale: i dati di un settore chiave anche sul lavoro

Gaming, fenomeno sociale e professionale: i dati di un settore chiave anche sul lavoro

I videogiochi vengono da una storia lunga, fatta di oblio, stereotipi ed attacchi. Qualcosa è cambiato ed oggi la situazione è completamente capovolta. Oggi passare il proprio tempo a giocare ai videogiochi online può anche portare a trovare un lavoro. È ormai un dato di fatto acquisito. Quello che era un hobby, una passione, oggi è uno strumento necessario per acquisire soft skill da spendere all’interno della vita aziendale. Il 70% dei recruiter italiani, secondo quanto riporta Repubblica, apprezzerebbe la passione per il gioco di un candidato nel proprio curriculum.

Quali sono le competenze che catturano i recruiter? Per la maggior parte il gaming è fondamentale per trovare un’occupazione e il 64% dichiara di essere più propenso all’assunzione se al colloquio si trova un appassionato di videogiochi. Ma quali sono le competenze che emergono? Una serie: pensiero strategico, problem solving, capacità comunicativa ed attitudine a mantenere la calma sotto pressione. Sono talenti che si sviluppano soprattutto nei giochi di strategia e di simulazione. Soft skills altamente richieste nei luoghi di lavoro, intrinseche per chi è appassionato di giochi. Un nuovo approccio al gioco, soprattutto perché ha superato le vecchie convinzioni: oggi giocare vale quanto praticare uno sport di squadra o fare palestra. L’industria del gioco è in ascesa e rappresenta un mercato ampio che in Italia raccoglie 111 miliardi di euro e che è in costante crescita, come testimoniato dal recente studio I-COM.

Permane qualche scetticismo, anche e soprattutto tra i ragazzi della Generazione Z, quella a cui si rivolge l’intera industria del gioco e che più di tutti vive l’ascesa di questo autentico fenomeno sociale. La maggioranza delle persone tra i 18 e i 26 anni considera il gaming un hobby, l’altra metà invece afferma che menzionerebbe questa passione all’interno del suo curriculum, altri invece ci giocano regolarmente. Ma pochi giovani percepiscono il gaming favorevolmente e solo una piccola parte ritiene che esso possa offrire potenziali lavori. Si badi bene, i ragazzi e le ragazze apprezzano le qualità del gioco, anche le qualità valide per le soft skills come problem solving, pensiero strategico e intuitivo. Anche nella gestione dello stress e dell’ansia.

Secondo i dati raccolti da YouTube, infatti, i contenuti legati al gaming superano in piattaforma i due trilioni di visualizzazioni. Sono i dati più recenti del 2022. E a dicembre dello stesso anno la piattaforma ha totalizzato più di cinquecento milioni di utenti registrati ogni giorno, per oltre 120 miliardi di ore di visualizzazione. Sono i numeri di un fenomeno che va valorizzato in tutti i sensi.

 

Potrebbero interessarti anche