“Abbiamo già detto che non c’erano piano strategici all’orizzonte e neanche una gestione efficiente dell’ordinario. Va precisato, per onestà intellettuale, che a salvarsi un poco, visto il livello da cui si partiva, è l’assessorato all’ecologia che ha raggiunto la percentuale del 61% di raccolta differenziata. Certo ancora lontani dal target minimo del 65% e, oltretutto, con tantissime microdiscariche ancora presenti in tutto il territorio comunale.
Di recente un’altra “perla” dell’amministrazione Cantarella: anziché pensare ad un progetto per il recupero dell’efficienza della rete idrica vetusta e con grosse perdite lungo la rete, che gravano moltissimo sulle tasche dei contribuenti, anziché pensare a progetti nel campo dell’educazione e della scuola, per esempio aderendo ai bandi del PNRR per gli asili nido, o richiedendo i finanziamenti per la messa in sicurezza delle scuole giarresi, la giunta Cantarella propone di affidare in concessione ( progetto di finanza ) il cimitero comunale per la modica cifra di 9 milioni di euro”.
“Non v’è dubbio che anche il cimitero merita la dovuta attenzione e cura ma, ci chiediamo, perché ricorrere ad una privatizzazione che porterà ad un sicuro aumento delle concessioni cimiteriali? Perché ricorrere al progetto di finanza? Non è stata sufficiente l’esperienza del progetto di finanza per il completamento del parcheggio di P,zza Iolanda? ( a proposito che ne è delle strisce blu che dovevano essere riattivate? ).
Dopo l’uscita dal dissesto, con l’approvazione della ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, sarebbe stato logico aspettarsi una navigazione finalmente tranquilla e la giusta attenzione ed il dovuto impegno verso la comunità.
Le cronache ci dicono che non è così e che da subito sono cominciati i posizionamenti per ottenere maggior potere all’interno della giunta di qualche componente della variegata ed ampia maggioranza che ha vinto le elezioni. Ma vi è di più, all’interno della ormai ex maggioranza, c’è chi parla apertamente della necessità di ripristinare un governo democratico della città, accusando implicitamente il sindaco di scelte non condivise, non concordate e al di fuori del programma elettorale.
A questo proposito appare evidente che il progetto civico che ha sostenuto il Sindaco era fatto per vincere ma non certo per governare, con buona pace di quelli che lo hanno sponsorizzato fidando in una presenza all’interno del Consiglio Comunale e, quindi, della Giunta. Perchè, certo, puoi raggruppare una coalizione fatta di portatori di voti reclutati tra patronati e studi professionali, ma se non hai idee e capacità amministrative da mettere in campo non vai molto lontano.
E allora – conclude la nota di Articolo 1 – per prima cosa occorre che ritorni in campo la politica fatta di visione, di scelte ed anche di confronto e di scontro su opposte e diverse visioni e soluzioni cui devono partecipare non solo i consiglieri comunali nel “chiuso” dell’aula consiliare, ma anche i partiti e le organizzazioni sociali della società civile”.