La notizia della sospensione in autotutela della gara per la realizzazione di due parchi inclusivi e la potenziale revoca del finanziamento ministeriale di circa 52 mila euro, suscita la reazione delle associazioni politiche cittadine.
Non bastano perché si tratta di procedure già note e sperimentate in altri momenti. Dica piuttosto l’amministrazione come è stato possibile un simile incidente che di fatto priva il comune di una infrastruttura sociale importante.
Evidentemente – osserva Articolo 1 – la confusione politica ha creato un corto circuito con la parte burocratica dell’amministrazione. Appare quanto mai necessario, per il bene della collettività, che la crisi politica strisciante si manifesti per quello che è e che i cittadini siano messi nelle condizioni di sapere e di capire. Questo come primo passo per un ritorno alla normalità politica”.
L’associazione RiGenerazione Giarre, di Dario Li Mura e Davide Camarda, in un’altra nota rimarca il “caos politico della maggioranza”
Secondo la nota di RiGenerazione Giarre “Quello che appare evidente è che l’amministrazione Cantarella navighi a vista senza programmare a monte gli interventi, questa dei fondi per i parchi pare la più clamorosa non solo per il ritardo, complice il caos politico della maggioranza, con cui si è approvata la delibera di giunta il 28 dicembre, per dei lavori che dovevano iniziare entro il
E così nella smania di farne di nuovi e con l’annuncio, risalente ormai ad alcuni anni fa a inizio dell’amministrazione Cantarella di un maxi progetto per il Parco Jungo che non ha mai trovato riscontro nei fatti, rimane solo un lungo elenco di occasioni perdute e una amministrazione che non ha saputo organizzare gli ufficiali per intercettare il grande flusso di finanziamento rappresentato dal PNRR, nonostante ciò si trova il tempo di avviare l’iter di privatizzazione dei cimiteri per un importo di 9 milioni di euro che andranno tutti ai privati e i giarresi pagheranno. La normalità promessa da Cantarella in Campagna elettorale è un miraggio”.