Erano da poco trascorse le 08.30 di mattina, quando una 55enne catanese si è diretta verso la Villa Bellini, principale area verde del centro cittadino del capoluogo etneo, per frequentare, come sua abitudine una lezione di yoga all’aria aperta.
Purtroppo per lei però, quel momento di relax e meditazione si è trasformato in un vero e proprio incubo.
La donna infatti, dopo essere giunta al parco in sella alla sua bicicletta elettrica, del valore di circa 3.500,00 euro, e aver parcheggiato il mezzo poco distante dall’area dove si teneva la lezione con gli altri corsisti, dopo pochi minuti si è trovata di fronte alla scena di un uomo, che con un agile movimento, in un istante è salito in sella alla bici, fuggendo lungo i viali del giardino pubblico.
La vittima, chiaramente sorpresa dalla scena che si è presentata davanti ai suoi occhi, incredula, non è riuscita a raggiungerlo e nonostante un primo momento di sconforto, ha trovato poi la forza di recarsi nella più vicina caserma dei Carabinieri, dove ha denunciato l’accaduto, fornendo tutti i particolari del caso.
A quel punto i militari, acquisiti tutti i dettagli dell’azione criminosa dalla signora, hanno immediatamente avviato le indagini a 360 gradi, diramando a tutte le pattuglie su strada, le caratteristiche della bicicletta.
In tale contesto una gazzella dei Nucleo Radiomobile, impegnata nelle ricerche durante un servizio di prevenzione dell’illegalità diffusa, con particolare attenzione ai reati predatori, nel transitare lungo gli archi della marina, nell’arco di poche ore, sono stati attirati dalla presenza di un veicolo, estremamente simile a quello poco prima rubato, parcheggiato presso una rivendita di generi alimentari. Avvicinatisi, i militari hanno quindi controllato più da vicino il mezzo, i cui segni identificativi corrispondevano esattamente con quelli della bicicletta elettrica della 55enne, che arrivata sul posto, l’ha effettivamente riconosciuta come la sua.
Il commerciante, un 43enne catanese con alcuni precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, che non ha saputo fornire spiegazioni in merito alla presenza della bicicletta all’interno della sua attività commerciale, è stato così denunciato a piede libero per ricettazione.
posto e dunque dovrà rispondere dell’accusa di “ricettazione”.
Al momento della riconsegna della bicicletta alla donna, quest’ultima, ancora un po’ spaventata per quello che gli era successo la mattina, ha ringraziato commossa i Carabinieri.