In Prima Commissione Affari Istituzionali all’Ars, con soli 3 voti, due di Fratelli d’Italia e uno del Mpa, il voto contrario del movimento Cinque Stelle e l’astensione di Forza Italia, della Dc, e della Lega, è stata esitata la cosiddetta “norma salva ineleggibilità”, iniziativa che, a parere degli addetti al lavori, suona come una sanatoria per i quattro deputati regionali, per cui pendono i giudizi presso la Corte di Appello di Palermo. A questo punto la palla passa all’aula che è stata convocata per i giorni a venire.
Sull’evoluzione della vicenda interviene il consigliere comunale avv.Santo Primavera, (secondo dei non eletti nella lista Sud chiama Nord, alle scorse elezioni Regionali) che ha presentato ricorso per l’accertamento dell’ineleggibilità dei parlamentari Davide Vasta, sindaco di Riposto e Salvo Giuffrida (primo dei non eletti), in quanto, entrambi, “non avrebbero eliminato la causa ostativa alla candidatura nel termine previsto”.
“Ho dato già mandato al mio legale Andrea Nunzio Russo di presentare un esposto contro la condotta incostituzionale, e non solo, di tre deputati che hanno esitato in commissione Affari Istituzionali all’Ars la sanatoria salva-ineleggibili – afferma in una nota l’avv.Primavera.
Tre deputati che siedono all’Ars, in I Commissione Affari Istituzionali, due componenti Fratelli d’Italia e uno il Movimento per l’Autonomia, appartenenti alla maggioranza di centrodestra siciliana, ignorano la nostra Carta Costituzionale. Questi, infatti – ragiona Primavera – con l’astensione e l’assenza degli altri deputati hanno esitato, per il momento solo in Commissione, la sanatoria salva-ineleggibili, nonostante il circostanziato parere contrario in diritto dell’ufficio legislativo dell’Assemblea regionale siciliana. Siamo davanti a gravi violazioni statutarie e dell’ordinamento giuridico perpetrate. Non rimane altro che chiedere l’intervento della magistratura penale!”