Il grave incidente a catena di lunedì scorso, nel tratto di Statale tra Trepunti e San Leonardello, riaccende i riflettori sulla sicurezza stradale e sulla necessità di potenziare la segnaletica. In particolare quella verticale sui limiti di velocità e sulle manovre consentite a ridosso di intersezioni o di accessi alle aree industriali e artigianali.
A San Leonardello, in particolare, occorre mitigare la velocità delle auto in transito, con la collocazione di bande sonore o altri dissuasori che possano in qualche modo ridurre il rischio di gravi incidenti stradali. La richiesta di installare dei semafori pedonali, al pari dei provvedimenti assunti dall’amministrazione comunale all’ingresso nord della città, a Santa Maria la Strada, è rimasta lettera morta.
Più volte i residenti della piccola frazione giarrese hanno sollecitato la realizzazione di un terminal bus, con apposita segnaletica orizzontale, strisce pedonali più visibili a ridosso degli incroci, bande sonore sul selciato e, come detto, semafori con pulsantiera, così da permettere ai pedoni di attraversare in sicurezza la strada, specie in prossimità della chiesa e di alcune attività commerciali molto frequentate nelle ore diurne.
Sullo sfondo non mancano poi le buche, disseminate proprio lungo la Statale, in particolare tra Peri e Trepunti, lungo la via Settembrini e, in prossimità dell’incrocio con via Giusti. Analogo il copione lungo un‘altra arteria di riferimento la via Sam Matteo che collega Trepunti con l’abitato di Macchia.
Lungo la strada dislivelli pericolosi, voragini e cantieri per la posa della fibra con il manto che attende da tempo di essere ripristinato. Buche si segnalano anche lungo il viale delle Province ed in particolare nel tratto di arteria che attraversa l’abitato della popolosa frazione di Altarello. In questi giorni l’amministrazione ha completato la bitumazione di una decina di strade in centro, eliminando pregresse criticità. Tuttavia, solo una goccia nel mare delle necessità.