Il patrimonio della biblioteca comunale “Mons. Mariano Palermo” di Maletto incrementa il suo patrimonio bibliografico con l’acquisizione di un volumetto fuori commercio che sarà conservato tra i “rariora”.
Si tratta di un esemplare originale d’epoca dell’ormai introvabile scritto di Mario Mandalari dal titolo “Un matrimonio selvaggio in Sicilia” uscito nel 1907 nella rivista «Nuova Antologia». Nel testo l’autore racconta le impressioni di un suo viaggio a Maletto, con una breve descrizione dell’abitato, alcuni episodi di vita quotidiana e la storia del sarcofago degli Spadafora, feudatari di Maletto, oggi conservato nella chiesa di S. Antonio.
Tuttavia, la parte preponderante del racconto si fonda su una tragica vicenda realmente accaduta a Maletto, fino ad allora inedita nei suoi contorni particolari, e tratta dagli atti di un processo penale il cui carteggio si conserva all’Archivio di Stato di Catania. La struggente storia d’amore di due giovani, Nunziato e Rosalia, avvenuta nel 1860, finita in tragedia (con l’uccisione del rivale in amore) della quale si conoscevano solo alcuni racconti tramandati oralmente, quasi sotto alone di leggenda.
“E’ un documento di straordinaria importanza storica che arricchisce la dotazione bibliografica della nostra Biblioteca – afferma l’Assessore Prof. Melo Melardi – a nome mio personale e della comunità malettese ringrazio il Dott. Gaetano Scarpignato, archivista e ricercatore di storia del territorio, per la sua attenzione e la sensibilità per aver voluto cedere alla nostra comunità il prezioso volumetto”.
Maletto è una cittadina che negli ultimi anni è stata protagonista di diverse iniziative culturali. Non soltanto la nota “Sagra delle fragole” richiama l’attenzione dei forestieri, ma anche le numerose ricchezze culturali fra le quali è da menzionare la sezione archeologica del Museo Civico “Salvo Nibali”. Istituito nel 2001 ed in funzione dal 2010, raccoglie ed espone i reperti archeologici provenienti da una serie di regolari campagne di scavo effettuate dalla Soprintendenza di Catania lungo l’alta valle del Simeto, tra i territori di Maletto, Bronte e Maniace provenienti soprattutto dagli ultimi scavi del 2015/16 di contrada Edera.
I reperti esposti testimoniano una continua frequentazione umana di questi territori, dal Neolitico, in particolare dal Bronzo Antico, attraversando l’età classica greco-romana fino all’Alto Medioevo con il medio periodo bizantina. I materiali sono esposti in apposite vetrine, in ordine cronologico e corredati da immagini fotografiche e pannelli descrittivi del territorio di provenienza. Questa piccola struttura museale merita una visita da parte degli studiosi e dei cultori della materia, oltre che dai cittadini che vogliono scoprire come si svolse la vita in questo territorio a partire dal periodo preistorico.
Giorgio Luca