ll Comune di Giarre sta affrontando un momento delicato e complesso: l’analisi di delibere di consiglio e di giunta del quinquennio 2018-2022 in vista dell’approvazione dei Consuntivi pregressi, passaggio necessario per uscire dal dissesto.
Una fase complessa, tortuosa, ostacolata da quel clima di veleni e tensioni che si avverte nei corridoi del palazzo comunale. Divergenze anche all’interno della stessa Giunta, confermate da varie fonti qualificate, su vari temi, non ultimo, il reintegro della dirigente tecnica, ing.Pina Leonardi, in ragione di una recente sentenza del tribunale del lavoro che l’ha giuridicamente riportata al suo posto di guida della terza Area, sovvertendo la decisione di mandarla in pensione, lo scorso agosto.
Nell’ultima seduta di giovedi scorso il sindaco Cantarella si è posto l’obiettivo di serrare le fila, in vista dell’approvazione dei consuntivi per i quali è stata già programmata con l’assessore al Bilancio Antonella Santonoceto, una riunione operativa e di programmazione.
Ma il clima, come detto, non è dei migliori. Il sindaco Cantarella, in aula, ha mostrato chiari segnali di affanno citando un non meglio precisato articolo di stampa condizionante. “Io capisco che qualcuno, leggendo alcuni articoli, ha piacere che accada non so cosa a questo Comune, non so che cosa sta succedendo, una deflagrazione totale. Ma noi andiamo avanti, perché abbiamo avuto il suffragio importante dai cittadini. E non ci possiamo per questo fare da parte”.
Pochi minuti dopo sono arrivate le nuove vibranti stoccate del consigliere di maggioranza Santo Primavera che hanno demolito il tentativo di unire le forze in maggioranza in nome di Giarre, accusando il sindaco di “avere costruito un sistema di governo di natura piramidale, destinato all’implosione, con una precisa gerarchia.
Sullo sfondo la ricorsa affannosa di taluni componenti del “cerchio magico”, nell’ambito della quale – ha detto Primavera – si sono avvelenati persino i pozzi”, alludendo, probabilmente, all’opera di chi sembra essere impegnato nella diffusione di informazioni negative, vere o false che siano, contro il proprio interlocutore, minando, dunque, alla fonte la sua credibilità.