Ha di nuovo assunto l’aspetto di una funzionale area pubblica da destinare a parcheggio, alle spalle di due plessi commerciali in corso Messina. Un sito che si è trasformato, nel tempo, in una gigantesca bomba ecologica costituita da decine di tonnellate di rifiuti di ogni tipo.
Le operazioni avviate nelle scorse settimane dalla Igm, la società che ha in appalto a Giarre la gestione del ciclo dei rifiuti, si sono concluse ieri con la rimozione degli ultimi cumuli di rifiuti e del decespugliamento attorno allo spazio comunale. Quella rimossa è, senza dubbio, la più grande discarica rimossa, che, per le sue dimensioni, destava allarme. Rifiuti – circa 30 tonnellate (Raee 1 tonnellata) – che erano stati ammassati in diversi punti tali da rappresentare un concreto pericolo di inquinamento ambientale all’interno di un’area che, oltretutto, era stata teatro, in più occasioni, anche di accampamenti illegali di colonie di nomadi che, nonostante le gravi carenze igienico sanitarie, stazionavano per giorni nel sito.
Nello spazio antistante i due megastore commerciali, in più occasioni, sono stati divelti anche i paletti dissuasori che il Comune ha ripristinato, nell’intento di impedire accessi e fruizioni illegali dell’area. Igm, come detto, ha ultimato le operazioni di bonifica, restituendo decoro ad un’area che risulta essere strategica, trovandosi incastonata tra varie piattaforme commerciali, e quindi utilizzabile per lo spazio di manovra dei mezzi pesanti diretti alle strutture di vendita ma anche come parcheggio.
L’assessore all’Igiene Urbana, Giuseppe Cavallaro, ha espresso compiacimento per la realizzazione delle opere di bonifica: “Prosegue la lotta alle discariche, interventi che Igm, di concerto con l’amministrazione sta eseguendo in diversi punti del territorio. Quanto al sito bonificato nel polo commerciale di corso Messina, è nostra intenzione installare la video sorveglianza per preservare l’area che potrebbe diventare strategica per i centri commerciali della zona. Siamo eventualmente disponibili a trovare un accordo con i responsabili dei due supermercati, per l’utilizzo concordato del sito”.