Rimpiazzata alla velocità della luce. Maria Chiara Longo, classe 1994, giarrese (nella foto), docente scolastica con una laurea in Economia e Commercio, è il nuovo assessore che sostituisce la dimissionaria Elisa Torrisi che ieri – non a sorpresa – ha deciso di gettare la spugna, dopo le pressioni del partito di riferimento, Fratelli d’Italia a farsi da parte.
Per la cronaca, Mariachiara Longo, è la figlia dell’avv.Giuseppe Longo, stimato professionista giarrese, già candidato in passato alla carica di sindaco di Giarre. Domani, giovedì, in municipio, alla presenza del sindaco Vasta e del segretario generale Concetta Puglisi, è in programma la cerimonia di giuramento.
In tutta questa vicenda, ampiamente anticipata dalla stampa, stride su tutto il silenzio assordante dell’amministrazione e del sindaco in particolare e dello stesso partito Fratelli d’Italia. Un silenzio imbarazzante che, in ritardo. In grande ritardo, loro malgrado sarà spezzato.
Ho accettato di buon grado con l’unico intento di mettermi al servizio della città. Dopo un’attenta valutazione, pur con molto dispiacere, ho deciso di anticipare questo momento perché, nel corso degli ultimi mesi, è diventato per me sempre più difficile riuscire a conciliare gli impegni privati con un’azione amministrativa efficace e continua. Ringrazio il partito per avermi dato la possibilità di fare questa esperienza politica e di crescita personale e il sindaco per la fiducia e la stima riposta nei miei confronti.
Ringrazio tutti i componenti della giunta comunale con i quali si è instaurato un rapporto di fiducia, collaborazione e condivisione delle scelte effettuate. Un sentito grazie, infine, lo rivolgo al Segretario comunale, ai dirigenti e ai dipendenti comunali per il clima di collaborazione instaurato. Auguro a tutti di proseguire con successo questa esperienza politica per il bene della città e dei ripostesi”.
“Ringraziamo l’assessore Elisa Torrisi per il suo operato. La ricorderemo per essere stata utilizzata inconsapevolmente come capo espiatorio nel disfacimento della mensa scolastica e per non averle consentito di muovere un dito per salvaguardare, anche solo di facciata, l’autonomia e la storia del “nostro” Nautico. Una fugace meteora che passerà alla storia della nostra città”.