Un declino inesorabile. Macchia, 5 mila abitanti, un tempo frazione vivace e baricentro culturale di Giarre, vive un presente desolante. Le infrastrutture pubbliche versano in stato di abbandono, il decoro urbano è compromesso e la viabilità disordinata regna sovrana.
Un cantiere al rallentatore. I lavori per la rivitalizzazione dell’ex asilo intercomunale di via Russo, finanziati dal Pnrr, si sono fermati a causa di ritardi nei pagamenti all’impresa. Il crono-programma dei lavori rimane vittima delle pastoie burocratiche. La sede distaccata della polizia locale in via Principe di Piemonte è chiusa e con essa anche la Delegazione comunale. Mentre uno dei locali è stato concesso ad una associazione.
A Macchia, dunque, anno zero. Tra l’immobilismo che primeggia su tutto, i servizi negati e le speranze infrante. Una frazione che ha perso anche la centenaria caserma dei carabinieri e che rischia di trasformarsi in una pietra tombale su una frazione che ha smarrito la sua identità e la sua nota vitalità politica.