Giarre: “La Pace in testa”… con la Festa organizzata dalla Diocesi di Acireale
Di che colore è la pace? Ognuno può immaginare il proprio ma, per i partecipanti alla Festa della Pace Diocesana 2024 a Giarre, il colore della Pace è stato… quella della gioia, dell’allegria e della condivisione. Gioia nell’essere insieme, bambini e adulti. Allegria, ossia cioè che muove spontaneità e spensieratezza nei più piccoli. Condivisione, sentendosi tutti parte di un unico momento di gioco, riflessione ed amicizia. E così, come l’arcobaleno nasce dall’unione di mille piccole gocce illuminate dal sole, l’arcobaleno della Pace è nato dall’unione di tantissimi cuori che battevano insieme, sia nelle attività della mattinata in oratorio, sia durante la Santa Messa celebrata nel Duomo di Giarre.
Grazie all’impegno dell’Azione Cattolica della Diocesi di Acireale, con l’Equipe ACR (Francesco Fichera, Ilenia Consoli, Claudia Carbone, Claudio Sgroi, Carlo Novellini, Roberto Cavallaro, Maria Rosa Leotta, Luca Anzalone, Giuliana Berizia) a raccogliere idee, proposte e progetti, per concretizzarli nell’appuntamento della “Festa della Pace 2024”, l’Oratorio Sant’Isidoro Agricola ha accolto i ragazzi e gli accompagnatori, tra genitori ed animatori, delle parrocchie “Sant’Isidoro Agricola” e “Gesù Lavoratore” (Giarre); “San Giovanni Battista” (San Giovanni Montebello); “Maria SS del Carmelo” e “San Pietro” (Riposto); “Santa Lucia” (Acicatena), “Sant’Alfio, Cirino e Filadelfo” (Sant’Alfio); “Santa Maria la Stella” (S. Maria la Stella); “Maria Santissima del Rosario”; “Santa Margherita” e Acr interparrocchiale di Linguaglossa.
I bambini ed i ragazzi sono stati divisi in gruppi, per fasce di età, così da poter giocare e svolgere le attività comuni più adatte. Assieme agli animatori ed ai genitori rimasti, tornati anch’essi bambini, il gruppo dei piccolissimi ha «lanciato bombe di fiori colorati per sconfiggere le bombe della guerra – hanno raccontato gli animatori –. Poi, con tanta gioia e colori abbiamo riempito un grande cuore dedicato alla pace. Il gruppo dai 6 agli 8 anni si è messa alla prova con il riconoscimento di quelli che sono i diritti fondamentali di ogni bambino. L’attività era basata sul completamento di un piccolo percorso ad ostacoli e, subito dopo, sulla scelta di quale palloncino scoppiare in base al diritto che stava scritto sopra. I palloncini erano divisi in diritti fondamentali e non fondamentali: all’interno di quelli fondamentali, dopo lo scoppio, i bambini hanno trovato una bustina con dentro dei semini, che hanno poi portato in parrocchia per essere seminati».
Per la fascia 9/11 anni, il tema dell’attività era “Scopriamo la pace”: «Abbiamo diviso i ragazzi in due squadre – spiegano gli animatori –. Due ragazzi di ogni squadra, a turno, dovevano mimare una parola che gli veniva detta e la squadra di appartenenza doveva indovinare. Se la squadra avesse indovinato, sarebbe stata posta una domanda di cultura generale. Indovinando anche la domanda di cultura generale si andava a scoprire un pezzettino dell’immagine precedentemente coperta con dei bigliettini di carta. Una volta finite tutte le domande veniva fuori questa immagine, che raffigurava un soldato che porgeva la mano a due bambini, regalando loro un giocattolo, all’interno di uno scenario di guerra e distruzione».
«Con il gruppo 12/14 anni – spiegano i responsabili dell’attività – abbiamo affrontato la tematica dei diritti dei bambini e come, ancora ad oggi, purtroppo, non in tutte le parti del mondo siano rispettati. I ragazzi hanno giocato al classico gioco del Memory per individuare i 10 diritti dei bambini, e poi tramite tre esempi, tratti dalle biografie di Malala Yousafzai, Iqbal Masih e Carlo Acutis, hanno affrontato le varie sfaccettature dei diritti. L’obiettivo era per far capire loro come ognuno di questi tre ragazzi abbia dato il suo contributo per far sì che tutti i bambini del mondo possano avere i propri diritti e possano essere rispettati».
Al termine della attività mattutine, tutti i partecipanti hanno sfilato in corteo, tra sventolio di bandiere della pace ed allegria, fino a giungere in piazza Duomo. La foto ricordo, presa dall’alto del campanile del Duomo, per meglio rendere l’idea della grande partecipazione, ha preceduto la Santa Messa, celebrata da Padre Mario Camera (Assistente Acr). Ad accompagnare i canti che hanno unito nella preghiera tutti i presenti le note delle chitarre di Andrea Caruso, Salvo Catalano e Alessandro Montalbano, mentre anche l’altare, colorato dalle bandiere arcobaleno della Pace e dai cartelloni realizzati dai ragazzi, splendeva di una luce viva di speranza e gioia.