L’Istituto Alberghiero “G. Falcone” di Giarre, diretto da Monica Insanguine, in ottemperanza alla normativa vigente e in coerenza con gli obiettivi trasversali diEducazione Civica finalizzati all’acquisizione di comportamenti responsabili e rispettosi dei principi dilegalità e solidarietà, si è reso promotore negli anni di una serie di iniziative, attività e azioni atte aprevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.
In occasione della Giornata del Bullismo che è celebrata il 7 febbraio, si è svolto un incontro con la dottoressa Nunziella Di Fazio, direttrice della Casa Circondariale di “Piazza Lanza” di Catania, a cui hanno partecipato gli studenti delle prime classi e una rappresentanza delle classi quarte.
La dottoressa Di Fazio, dopo aver introdotto il fenomeno in generale e i suoi caratteri salienti, ha approfondito la questione della “cospirazione del silenzio”, ossia del silenzio che avvolge il fenomeno quando si manifesta: gli attori,come il bullo e il gruppo degli aiutanti,tacciono per incutere un clima di terrore intorno alla vittima; mentre questa tace per paura di essere ridicolizzata maggiormente o per vergogna. Anche gli adulti talvolta sottovalutano il fenomeno; ma, con l’istituzione di una legge che rivela l’urgenza di agire e di realizzare una progettualità (L. 71/2017), e da quando l’Educazione civica è stata istituita come materia trasversale, è fatto obbligo alle istituzioni scolastiche di affrontare i casi che si presentano.
Infatti, la direttrice Di Fazio ha presentato alcuni casi realmente accaduti e ha mostrato come non basta pensare che il problema riguardi un’altra persona: tutti sono coinvolti e devono affrontare con coraggio soluzioni specifiche, atte a rendere consapevoli del problema, a curare “il bullo” e la “vittima” anche dal punto di vista psicologico, a dare motivazioni valide per rompere la catena del silenzio ed intervenire prima che accadano avvenimenti incresciosi. Ognuno nel proprio ruolo e nel rispetto delle proprie competenze deve intervenire e “salvare” sia la vittima che il bullo, e come cittadini attivi – gli studenti – devono condannare il fenomeno.
Le docenti della Commissione Legalità presenti e la docente di Diritto delle classi prime Rosamaria Arcidiacono hanno stimolato il dibattito che è stato partecipato e ha dato modo agli studenti dell’IPSSEOA di Giarre di aggiungere un tassello in più nella consapevolezza di un fenomeno complesso e ricco di implicazioni nella vita di tutti.