“Caro Gazzettinonline, ricorro a te, oltre che per sfogare la mia rabbia, condivisa da migliaia di automobilisti pendolari delle “Regie trazzere” A/18 e Tangenziale di Catania, anche per una sorta di scaramanzia.
Già, perché in seguito alla pubblicazione di altri miei scritti sul vostro prestigioso giornale on line (“Come un crasto in tangenziale” e “U purtusu“), magicamente i disservizi lamentati, sono cessati per un po’ di tempo.
Adesso, da qualche mese, la situazione è di un caotico indescrivibile, grazie al nuovo ritorno in scena degli eccellentissimi “geni” del CAS… (subito a pensare male…) Consorzio Autostrade Siciliane unitamente ai loro cugini dell’ANAS (famosi per aver fatto morire una Regina affetta da una rara malattia che si poteva curare esclusivamente con alcune gocce del loro sudore), con lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, paragonabili, senza esagerare, alla costruzione delle Piramidi al tempo degli antichi Egizi.
Essi si compiacciono che venga osservato da tutti noi “schiavi” che passiamo lentamente il frutto rinsecchito della loro opera. Creano così ad arte dei demenziali percorsi obbligati, spesso quasi consecutivi per costringerti a procedere, non a passo d’uomo, ma a carponi sulla “loro” creatura.
Non si sognano nemmeno di impiegare più persone e mezzi per sbrigarsi prima e tanto meno a lavorare anche di notte, perché (siete ignoranti e non lo sapete) è assolutamente vietato dalla Costituzione (la loro).
E poi, volete mettere i grandi regali che vi fanno. A seguito dei lavori di messa in opera del nuovo guard rail, poco prima di Acireale, hanno realizzato ben 6 piscine consecutive nelle quali l’utente può provare l’ebbrezza e l’eccitazione dell’acqua planing, gratuitamente (purtroppo solo quando piove).
Si possono ammirare, altresì, ben 3 ponti dipinti a mano con vernici speciali in oro, ci sono gli sbandieratori che ti segnalano che ti stai avvicinando ad un’altra meraviglia ed anche i furgoni con le luci psichedeliche gialle che annunciano l’ingresso in discoteca (dove si balla solo il ballo della mattonella).
Essendo un derivato delle F.S., forse per deformazione professionale, hanno disseminato poi il manto stradale di veri e propri solchi più o meno profondi che fanno sì, entrandoci con le ruote, che la tua auto si trasformi magicamente in un treno che cammina sui binari. In scarsi 20 Km, tra Giarre e Catania e viceversa, hanno creato un campo da golf con 47 buche.
Prendendole tutte vincerai sicuramente una fantastica mezza giornata da trascorrere, secondo l’ordine che più ti piace, dal meccanico e dal gommista. Alla fine, quindi, quando arrivi al casello (dopo 1 ora e 15 minuti da Giarre) non ti puoi lamentare per ciò che “indebitamente” paghi. Basta che tu lo consideri non un pedaggio per usufruire di un (dis) servizio, ma una piccolissima tassa di soggiorno, una “miseria” rispetto a quanto ti è stato offerto.
Arrivando, finalmente, in Tangenziale, già da subito avverti la sensazione, reale, di essere preso per i fondelli. I costosissimi ed inutilissimi display giganti installati per realizzare la “smart road”, infatti, quando sei già fermo in una delle immancabili code per lavori o incidenti a 20 Km da dove ti tovi, ti informa a caratteri cubitali con il messaggio “Attenzione-possibili code“ ed il successivo posizionato dopo qualche chilometro da te percorso in un quarto d’ora ti ricorda “Moderare la velocità”(come posso scendere sotto zero?) e Procedere con prudenza” (sarebbe meglio con Pazienza) e gli altri ancora dopo “Rispettare i limiti di velocità” (non posso sono troppo alti con tutte queste macchine ferme), “Mantieni la distanza di sicurezza” (forse per evitare che qualcuno, essendo “vicini vicini” ti contagi il Covid).
Lasciando il faceto e passando al serio, sarebbe più che opportuno che i nostri politici, che si riempiono la bocca con le parole “Orgoglio Italiano” nel celebrare le “eccellenze italiane” nella cultura, nella ricerca, nello sport e nell’imprenditoria, attribuendosi quasi dei meriti che non hanno a discapito di queste persone capaci ed intelligenti che hanno raggiunto importanti obiettivi potendo contare solo ed esclusivamente sulle proprie capacità, intelligenza e talento, iniziassero ad occuparsi delle tante “Vergogne Italiane” e Siciliane in particolare, di cui questa assurda situazione fa parte.
La mobilità è un diritto Costituzionale ed il legislatore deve, pertanto, “imporre” a questi “scappati di casa” che delega alla gestione e manutenzione di strade ed autostrade delle regole ben precise ispirate solamente a 2 principi generali:
La speranza è quella che un domani numerose “eccellenze” fioriscano tra i politici e rendano verosimile l’appellativo di cui oggi, immeritatamente, si fregiano.
Purtroppo, però, “chi di speranza campa…” , ma tranquilli, arriverà il Ponte che farà la magia…”
Riccardo Papa