Il bilancio di previsione 2023-2025 non è ancora stato approvato – non accadeva da almeno un decennio – e lo spettro del dissesto aleggia sulla città. La situazione è preoccupante e il sindaco Davide Vasta ha paventato scenari esiziali: “È necessario un cambio di rotta netto rispetto al passato applicando quella logica virtuosa del pagare tutti per pagare meno, scovando i furbetti che fino ad ora non sono neanche stati censiti, salvando la nostra città dal rischio del dissesto finanziario”.
La Regione Siciliana, nei mesi scorsi, ha nominato un commissario ad acta per velocizzare l’approvazione del bilancio, ma lo strumento finanziario, dopo mesi di analisi contabili, non è approdato neppure in Giunta. Le commissioni e il Consiglio comunale, da lunghi mesi, attendono di conoscere gli atti contabili, che sono ancora fermi negli uffici della ragioneria generale.
Ha quindi invitato il responsabile dell’Area economico – finanziaria, “a definire la predisposizione dello schema entro e non oltre 7 giorni, al fine di evitare di incorrere in eventuali responsabilità, nel caso in cui si dovessero verificare eventuali ulteriori ritardi”.
La responsabile dell’Area economica finanziaria, Rosalba Pennino, ha però chiesto un differimento del termine per l’approvazione del bilancio “per problematiche prettamente tecniche, scaturite dal gestionale di contabilità, nonché dai tempi necessari per l’attivazione dell’assistenza, da parte della software house. Non sarà quindi possibile rispettare il termine disposto”.
Il sindaco Vasta ha sottolineato la necessità di “salvare la città dal dissesto” ed ha annunciato l’intenzione di affidare il servizio di riscossione coattiva delle entrate comunali ad una società esterna.
La capacità dell’ente, in materia di riscossione dei tributi, sulla scorta di un approfondimento contabile eseguito, è molto bassa. Un numero esiguo di cittadini – accusa il sindaco – ha pagato le tasse e in tanti hanno usufruito di un sistema farraginoso che si concludeva, troppo spesso, con la prescrizione.
Sul fronte politico si registra l’ennesima stoccata del consigliere di minoranza Mariella Di Guardo che smentisce in toto la ricostruzione del sindaco Vasta e del suo ragioniere: ”Il ritardo nell’iter procedurale per l’approvazione del bilancio, non è da imputare a problematiche di natura tecnica ma – ragionala Di Guardo – alla scelta dell’amministrazione che, una volta insediatasi, anziché individuare un nuovo ragioniere generale, ha nominato un consulente finanziario assegnandogli, sulla carta, compiti diversi, facendo perdere al Comune 6 mesi di tempo”.