Giarre, presentato il volume “Il Valore del ricordo. Capitano Umberto Masotto” -
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Giarre, presentato il volume “Il Valore del ricordo. Capitano Umberto Masotto”

Giarre, presentato il volume “Il Valore del ricordo. Capitano Umberto Masotto”

Alla Sala Tau della parrocchia S. Francesco d’Assisi al Carmine di Giarre è stato presentato il volume scritto da due valenti storici siciliani: il cav. Domenico Interdonato (giornalista, presidente dei giornalisti cattolici UCSI) e lo scrittore prof. Vincenzo Caruso (cultore di Storia Patria e di Storia militare, assessore alla cultura del Comune di Messina). L’incontro per la presentazione della pubblicazione “Il Valore del ricordo. Capitano Umberto Masotto”, è stato organizzato e favorito dalla sezione di Giarre dell’Unuci – Unione Nazionale Ufficiali in Concedo d’Italia (presieduta dal dott. Giovanni Cavallaro), dal club Lions di Giarre Riposto (presieduto dal dott. Giuseppe Camarda), dalla Società Giarrese di Storia Patria e Cultura (presieduta dal prof. Carmelo Torrisi), dalla federazione Provinciale Nastro Azzurro di Catania e dall’Associazione Bersaglieri.

Gli autori della pubblicazione hanno ribadito che “custodire la memoria significa custodire il passato, che ci permette di vivere e interpretare il nostro presente con maggiore consapevolezza. Infatti, tutti abbiamo il diritto di conoscere la Storia e abbiamo anche il dovere di conservare i ricordi”. Andiamo a conoscere Umberto Musotto: di origine veneta, eroe precursore dell’artiglieria da montagna, a Torino inizia il percorso da artigliere presso l’Accademia Militare Teuliè. La sua formazione fu presto orientata al servizio militare e, a vent’anni, divenne sottotenente di artiglieria. Da lì a poco si trovò a svolgere il proprio servizio nelle guerre coloniali in Africa, contribuendo a formare una batteria indigena da montagna e meritandosi, in combattimento, la medaglia di bronzo al valor militare. Al suo rientro fu promosso capitano e destinato al 22° Reggimento Artiglieria da campagna di Messina. Solo dopo un anno, Umberto Musotto ritornò in Africa, per essere destinato al comando della quarta batteria della brigata in Africa, e al comando della quarta batteria della brigata da montagna, denominata batteria siciliana in quanto formata tutta da siciliani.

Facendo parte della Brigata di Artiglieria del maggiore De Rosa, ha combattuto con la colonna del generale nella battaglia di Adua, momento cruciale della guerra in Abissinia delle forze italiane, ha propugnato per molti anni le ambizioni italiane. Il 1° marzo 1816, Umberto Musotto sacrificò la sua vita, fino all’ ultimo difese con la sua batteria le truppe italiane in ritirata. Per tale atto eroico gli fu conferita la Medaglia d’Oro al valor militare con una motivazione che sottolinea come “il Capitano Masotto per il suo intrepido coraggio che ha dimostrato durante la battaglia di Adua e l’eroico comportamento degli Artiglieri di Montagna, si distinse durante tutto il combattimento nel dirigere con intelligenza ed efficacia il fuoco della propria batteria. Sereno ed imperterrito sacrificò eroicamente la propria vita e quella dei suoi per rimanere sino all’ ultimo in batteria a protezione delle altre truppe di Adua”.

Ha concluso l’evento culturale l’avv. Isidoro Barbagallo, soffermandosi sulla storia delle nostre colonie in Africa iniziata dal governo piemontese e poi, dal nuovo regno d’Italia.

La pubblicazione del dott. Domenico Interdonato e del dott. Vincenzo Caruso, nel ricostruire la figura del valente eroe Capitano Umberto Musotto, il quale, con la sua tenacia, abnegazione e il legame affettivo verso i suoi soldati e la Citta di Messina che lo ospitò, ha costruito un ponte ideale tra Noventa Vicentina e la sua città di adozione. Ed infatti, Messina, grazie ad una serie di iniziative contribuisce a mantenere vivo il ricordo di quel particolare periodo storico.

Anna Fichera

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