Toni alti durante l’ultima seduta di Consiglio a Mascali, non tanto per gli argomenti inseriti e trattati all’ordine del giorno, quanto per le invettive fra il consigliere di opposizione Rosario Tropea e il presidente del Consiglio Paolo Virzì accusato da Tropea e dal
consigliere Giuseppe Cardillo di imparzialità nel ricoprire il ruolo di presidente del civico consesso e quindi di garante verso i consiglieri comunali.

“Sono ancora sconcertato dell’attacco e dei gravi insulti che ho ricevuto dal presidente del Consiglio Paolo Virzì – ha detto a margine della seduta il consigliere di opposizione Rosario Tropea. A volte l’inadeguatezza al ruolo supera abbondantemente il buon senso, e il ruolo di garanzia rappresentato dal Presidente di un civico consesso, viene calpestato e umiliato. Probabilmente – afferma Tropea – è una risposta piccata al fatto che lo stesso Virzì sia stato allontanato dal gruppo politico a cui apparteneva. Evidentemente – dice Tropea – la pacatezza che ha sempre contraddistinto il sottoscritto nel rappresentare, dalle fila dell’opposizione, le problematiche della nostra comunità, non sempre è producente”.

“Va detto – aggiunge ancora Tropea – che il presidente del Consiglio è da tempo al centro delle proteste da parte dell’opposizione per il suo atteggiamento prevaricatore nei confronti di alcuni consiglieri, atteggiamento che si è manifestato anche nella seduta dello scorso 14 marzo allorquando il presidente si è rifiutato di concedere la parola alle opposizioni per delle dichiarazioni preliminari alla seduta. Sembra – afferma Tropea- che ormai il presidente abbia rinunciato al suo ruolo di imparzialità, che prevede che lo stesso agisca al di sopra delle parti e in maniera indipendente da schieramenti politici riuscendo dalla sua elezione ad oggi a perdere in toto il sostegno delle compagini politiche che lo hanno eletto”.