Le prime dichiarazioni dei consiglieri mascalesi che si sono dimessi in massa, facendo decadere di fatto il Consiglio comunale, puntano il dito contro il sindaco Luigi Messina e la sua “cronica incapacità amministrativa”.
Per il gruppo “Amore Per Mascali” (consiglieri Giuseppe Cardillo, Emanuele Nigrì, Agata Cardillo, Melania Le Mura, Ilaria Barbarino) in estrema sintesi le motivazioni delle dimissioni possono essere riepilogate per come segue;
“Alla cronica incapacità amministrativa – secondo il gruppo di “Amore per Mascali” – si sono aggiunti tutta una serie di atti, dalla valenza inquietante; quali ad esempio, somme, per centinaia di migliaia di euro, elargite a ditte per fantomatiche transazioni carenti di ogni presupposto di legge e dei relativi atti amministrativi a fondamento:
Di fronte a tale scenario, con l’Amministrazione comunale sorda a tutte le grida di allarme sollevate dall’opposizione, non possiamo rimanere inermi”.
Per il Gruppo “Progetto Sicilia” (consiglieri Rosario Tropea, Adele Finocchiaro, Graziana Scandurra) lo scollamento politico dall’Amministrazione Messina, è iniziato subito dopo le elezioni.
“Le scelte di questa Amministrazione – commentano -, non sono mai state condivise con i consiglieri. Anzi in molti casi per essere informati della attività dell’Amministrazione, si è dovuto ricorrere ad accessi agli atti e ad interrogazioni a cui peraltro il sindaco Luigi Messina non ha mai risposto, nonostante l’intervento dell’Assessorato alla Funzione Pubblica. Molte proposte seppure votate dal Consiglio Comunale e portate avanti dai gruppi di opposizione, sono rimaste lettera morta, vedi realizzazione impianto biogas, gestione dell’acquedotto da parte del Consorzio, così come i progetti per il sociale, per non parlare di tutta una serie di iniziative che sono state puntualmente restituite al mittente. Una situazione che si è sempre più incancrenita diventando di fatto insostenibile. Nessuno dei consiglieri dell’attuale opposizione ha mai dimostrato di essere attaccato alla poltrona, siamo sempre stati al servizio della collettività”.