La scrittrice Candida Ippolito, giarrese d’adozione ma mazarese di nascita, insegnante, autrice del romanzo “L’intensa vita di Vita”, è stata accolta dalla comunità scolastica dell’Istituto d’istruzione superiore “Leonardo” di Giarre, nel corso di un incontro dialogo con l’autrice, promosso e coordinato dalle insegnanti Francesca Licosi e Giusi Gulisano, sotto la spinta propulsiva della dirigente scolastica Tiziana D’Anna.
Studenti, docenti e genitori, sinergicamente insieme, nell’organizzazione di quest’incontro con l’autrice, la cui mission era rivolta ad una crescita corale degli studenti, grazie all’accoglienza, che costituisce una delle cifre costitutive di questa efficiente e viva comunità scolastica. Presenti inoltre gli alunni del I e III istituto comprensivo di Giarre e del comprensivo di Mascali.
Il romanzo, oggetto di lettura, studio e riflessione da parte degli studenti liceali, è ambientato a Mazara del Vallo, in una Sicilia del dopoguerra e nasce dalle riflessioni sulla condizione della donna, sulla disparità di genere e sulla mentalità patriarcale.
L’opera è un omaggio a tutte quelle donne che, con coraggio e determinazione, hanno cercato di cambiare tale mentalità, come la protagonista Vita, donna audace, una voce fuori dal coro, determinata ad affermare la propria esistenza di donna come essere legittimato ad appagare i propri bisogni e desideri. Ad ispirare la figura della protagonista, due donne coraggiose ed importanti nella vita dell’autrice, ovvero la nonna e la sorella, alle quali è dedicato il romanzo.
Gli studenti, in un talk show, condotto dalla giornalista Patrizia Tirendi, che ne ha curato anche la regia, hanno interagito con l’autrice, ponendo a lei domande, hanno realizzato dei reading di alcune pagine dei passi del libro, con accompagnamento musicale ed hanno presentato elaborati multimediali ispirati all’ autrice ed alla protagonista, molto apprezzati, tra l’altro, dalla stessa Candida Ippolito.
Un format nuovo, interattivo, che ha visto protagonisti gli studenti che hanno esternato all’autrice le loro emozioni, sensazioni e riflessioni, presentando i loro elaborati.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla dirigente scolastica Tiziana D’Anna che ha elogiato tutti gli attori principali di questa giornata. Inoltre ha dichiarato che “questo romanzo le ha riempito il cuore di gioia e di intense emozioni, capace di raccontare le storie di personaggi che portano avanti i valori della vita”.
Soddisfatta dell’accoglienza riservatale l’autrice, la quale ha concluso il suo intervento ricordando che: “Vita è disobbediente quando serve ma tiene sempre fede a una sua etica interiore e detesta i cavalieri inesistenti, quelli che compiono azioni formalmente giuste, ma prive di senso, di ideali, di pathos. Secondo Kant, l’individuo prolunga la propria esistenza nell’eternità solo ed esclusivamente attraverso l’adesione a una legge morale interiore. Per Kant la connessione tra il cielo stellato e la legge morale è assicurata dall’esistenza di una coscienza dell’individuo e proprio per questo il cielo stellato non è per tutti. A Vita – ha concluso l’autrice – invece calza a pennello la celebre frase kantiana “Il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me”, perché lei può accedere a quel cielo stellato che non è per tutti”.