Riposto, approvato il Bilancio di previsione 2023-25: primo passo di una lunga salita

Dopo sette mesi di ritardo, il Consiglio Comunale di Riposto ha finalmente approvato il Bilancio di Previsione 2023-2025. Il voto è passato con 10 voti favorevoli della maggioranza, 3 contrari della minoranza (Mariella Di Guardo, Claudia D’Aita e Mario Di Guardo) e 2 astensioni (Ezio Raciti e Maria Puglionisi).

Il Sindaco aveva espresso ottimismo all’inizio della sessione di bilancio, prevedendo “un’attività amministrativa più efficace per pianificare una vera programmazione e dare risposte concrete alla comunità”. L’approvazione dell’atto contabile è stata preceduta da un lungo periodo di incertezza, tanto da paventare financo l’ipotesi del dissesto, caratterizzato da un’articolata interlocuzione con il commissario incaricato dalla Regione, nel corso della quale sono state rappresentate le difficoltà organizzative.

Il Sindaco Vasta ha sottolineato le difficoltà legate all’assenza prolungata, per malattia, di un dipendente e del Ragioniere Generale, poi integrato da una nuova figura, che ha determinato un elevato numero di sospesi contabili, come rilevato dal Collegio dei Revisori. In aula, seduta asfittica: non c’è stata una valutazione politica del bilancio, sia da parte dei consiglieri di maggioranza che dall’amministrazione.

Il capogruppo di “Riposto Autentica”, Mariella Di Guardo, ha dichiarato che “il bilancio, oltre ad essere stato presentato in aula con 7 mesi di ritardo, è stato approvato dopo 4 mesi dall’esercizio di riferimento. Nessun alibi può essere contemplato per tali ritardi”.

Secondo la Di Guardo “la causa della dilatazione dei tempi è da ricercare nella scelta errata che ha fatto il Sindaco che, appena insediato, rilevato che il Ragioniere Generale si era dimesso, anziché cercarne subito uno nuovo, ha invece nominato un esperto. Il bilancio – ha concluso la Di Guardo – è stato utilizzato in maniera impropria nella fase della gestione provvisoria, poiché dagli impegni di spesa non è stata mai motivata l’indifferibilità e l’urgenza”.

Il consigliere di Minoranza, Claudia D’Aita, ha motivato il suo voto contrario elencando una serie di punti in un documento di tre pagine. La D’Aita si è soffermata su alcuni gravi silenzi: “voto contrario perché nulla si sa del nuovo contratto di affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati, già scaduto e prorogato una prima volta fino ad aprile e, perché non condivido la politica fiscale finora posta in essere dall’Ente. Anche la variante al cimitero continua a giacere nei cassetti di chissà quale ufficio. Un netto no al bilancio perché – ha rimarcato la D’Aita – non ammetto in nessun caso che non vi sia trasparenza nelle procedure amministrative inerenti il settore dell’edilizia privata”.

Il Comune, contabilmente rimane ancora indietro. Prima del bilancio 2024 dovrà approvare una serie di atti contabili: il consuntivo 2023,  il bilancio consolidato e quindi il preventivo 2024. Mentre a maggio scade la convenzione con la ragioniera generale, assunta a Riposto, a scavalco.