Giarre, “In ascolto di Cristo e del Suo Vangelo” nel segno di San Pio

“In ascolto di Cristo e del Suo Vangelo”. È stato questo il tema di fondo della “Giornata di Spiritualità e di Fraternità” promossa a Giarre, dai Gruppi di Preghiera di San Pio da Pietrelcina della Diocesi di Acireale. Nella cornice della chiesa Madre, alla presenza del Primo cittadino giarrese, dott. Leo Cantarella, dopo il saluto del parroco, don Nino Russo, e la celebrazione delle Lodi, i partecipanti, provenienti dalla diverse parrocchie della Diocesi, hanno ascoltato e meditato con fede le relazioni dei padri cappuccini, Roberto Sardu ed Emanuele Artale, parroco della Chiesa San Francesco d’Assisi al Carmine, sulle tematiche “Padre Pio, testimone di Dio e della sua Misericordia” e “Padre Pio e l’Eucarestia. La centralità dell’Eucarestia nella vita cristiana e nella chiesa”. A seguire la celebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, Presidente della CESI, animata dalla Schola Cantorum San Leonardo Abate di Mascali.

Nel pomeriggio, dopo la recita della Coroncina alla Divina Misericordia, i gruppi di preghiera hanno partecipato, con grande fede, all’Adorazione Eucaristica guidata da don Rosario Di Bella, Assistente Spirituale del Gruppo di Preghiera San Pio di Mascali, sul tema “Fate quello che vi dirà”. Dopo la benedizione, i gruppi, recitando il Santo Rosario, hanno raggiunto, in processione, Piazza Immacolata per rendere il consueto omaggio floreale alla statua di San Pio da Pietrelcina.

«Scopo dell’incontro – spiega la signora Nerina Melita Rapisarda, responsabile del Gruppo Padre Pio di Giarre e animatrice diocesana, infaticabile storica organizzatrice dell’evento religioso a Giarre – è ripartire dalla contemplazione del volto di Cristo, tanto amato da Maria e dai suoi discepoli, camminare insieme e collaborare con Cristo alla salvezza dei fratelli. Questa giornata, che si ripete da ben 51 anni – aggiunge la signora Nerina – è un segno vivente di fedeltà a Dio e alla sua Santa Chiesa; 51 anni di servizio, illuminato dalla carità, prestato con la potente arma della Preghiera».

Numerosi i momenti di riflessione offerti ai partecipanti che, a conclusione dell’evento si sono dati appuntamento nella Parrocchia Immacolata di Lourdes, di Riposto, per celebrare la “Festa della Carità”, promossa dalla “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo. Intensa anche questa giornata, celebrata il 5 maggio, le cui riflessioni sono state affidate a padre Daniele Raciti, parroco della chiesa Maria SS.ma del Carmelo di Riposto.

«L’amore di Cristo – ha affermato don Daniele nella sua omelia – si ricambia amando Lui e i fratelli, nei quali si rispecchia, con tutto il cuore. Non possiamo essere messaggeri di amore, infatti, se non ci amiamo tra di noi. Con la nostra condotta – prosegue don Daniele – siamo chiamati a dimostrare che Dio è amore, che il Vangelo è amore e che l’amore fondato in Cristo supera le divergenze, annulla le distanze, elimina l’egoismo, le rivalità e le discordie».

E allora, con Padre Pio affermiamo: “Non ti curare del domani, pensa a fare il bene oggi, tieni nel tuo cuore Gesù Cristo e tutte le croci del mondo ti sembreranno rose”!

Rosalba Azzarelli