Francavilla, presentato il libro “Biancaneve non abita più qui - Dal mito della verginità alle inquietudini degli adolescenti di oggi” -
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Francavilla, presentato il libro “Biancaneve non abita più qui – Dal mito della verginità alle inquietudini degli adolescenti di oggi”

Francavilla, presentato il libro “Biancaneve non abita più qui – Dal mito della verginità alle inquietudini degli adolescenti di oggi”

Nei locali della biblioteca comunale di Palazzo Cagnone è stato presentato lo scorso 23 maggio il libro “Biancaneve non abita più qui – Dal mito della verginità alle inquietudini degli adolescenti di oggi” (Algra Editore), un evento promosso e organizzato dalla locale sezione Fidapa BPW Italy, l’associazione internazionale di donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari, con il patrocinio del Comune di Francavilla di Sicilia.

In apertura, i saluti ai convenuti e alle relatrici da parte della presidente della Fidapa francavillese, dott.ssa Martina Dibella, che ha ricordato anche l’incontro dello scorso 29 febbraio, svoltosi presso i locali del liceo scientifico, una giornata informativa sulle principali malattie a trasmissione sessuale con relatori la dott.ssa Luisa Rita Barbaro e il prof. Giovanni Pellicanó.

Le autrici e curatrici del libro, Luisa Rita Barbaro, Silvana Polizzi e Amelia Stancanelli, analizzano e approfondiscono le tematiche legate alla sessualità degli adolescenti, ovvero la fascia di età compresa tra i 10 e 19 anni, quelli che comunemente chiamano i ragazzini, una galassia in continuo movimento, con le sue esigenze, le paure, gli umori, spesso del tutto inconsapevoli dei rischi a cui vanno incontro in questa delicata fase della loro vita.

«Il libro ha origini lontane, perché l’idea di scrivere un libro sulla verginità è nata dopo anni di incontri tenutisi per le seconde e le quinte classi di vari istituti scolastici a Messina e provincia – ha esordito la dott.ssa Luisa Rita Barbaro, la quale ha ricordato gli anni della prima stesura del volume in collaborazione con Lucia Natoli (direttrice dell’Ufficio Servizi Sociali al Tribunale dei Minori di Messina, morta tragicamente nell’incendio che devastò il rifugio del Falco a Patti il 22 agosto 2007), “.. la perdita di Lucia – ha detto Barbaro – per me è stata un’immane tragedia; il libro non poteva essere ultimato, ma poi fu ripreso a sei mani, grazie ad Antonella Cocchiara e Silvana Polizzi, con il supporto di Angela Bottari, e poi con Amelia Stancanelli, coautrice dell’opera, e con l’editore Alfio Grasso».

«L’adolescenza è un momento di ristrutturazione del sé e della propria identità che implica cambiamenti e non solo corporei ma delle relazioni personali, familiari e sociali», ha sottolineato la relatrice ripercorrendo la stagione delle prime battaglie sociali negli anni Settanta, quando nove donne, oggi professioniste, tra cui Barbaro e Stancanelli, organizzarono il primo consultorio autogestito a Santa Lucia sopra Contesse, una struttura privata allestita al fine di stimolare il comune di Messina ad aprire i Consultori Familiari previsti dalla legge 405 del 1975, ma che non veniva applicata.

«Il primo consultorio nella Città dello Stretto – ricorda ancora Barbaro  – fu aperto nel 1982; abbiamo dovuto lottare, ci trovavamo anche in un posto poco accogliente, ci chiamavano le signorine e ci buttavano i sassi sulle porte, però le donne col tempo si avvicinarono frequentando la sede, nella quale erano presenti tutte le figure professionali (assistenti sociali, psicologhe, infermiere e ostetriche); poi, nel 1982, è stato aperto il primo consultorio a Montalbano e a Giammoro dove io ho preso subito il posto di lavoro. Questo libro è quindi uno strumento di servizio, utile a genitori, insegnanti e operatori sociosanitari e per tutti coloro che vogliono accostarsi al mondo degli adolescenti».

La relatrice ha infine messo in evidenza i dati emersi a seguito dell’indagine conoscitiva in ambito sessuale su un campione di studenti dal 2015 fino ad oggi (riportando in totale 1010 domande), di cui 364 maschi e 646 femmine con una età compresa tra 15 e 18 anni delle classi seconda, terza, quarta e quinta delle scuole secondarie.

Dallo studio, ad esempio, è emerso che l’età del primo rapporto sessuale va dai 15 ai 18 anni e nel 50% dei casi non viene adottato nessun metodo anticoncezionale, sia perché gli adolescenti non hanno la percezione del rischio sia perché non pensano di utilizzare subito l’anticoncezionale; per quanto riguarda l’uso corretto di contraccettivo orale solamente il 20% lo utilizza di coloro che hanno perso la verginità.

«Il libro è un insieme di saggi – ha spiegato la professoressa Amelia Stancanelli, editor del libro – si tratta di una raccolta di scritti su determinati argomenti a cura di noti esperti nel campo dell’adolescenza; il titolo di Biancaneve è venuto fuori da un articolo della compianta Lucia Natoli riportato poi in buona parte nel libro e nel testo si fa proprio riferimento alla storia e al mito della verginità, e come sia cambiato nel tempo, anche attraverso le note di una canzone: “Neve Bianca” di Mia Martini, un testo molto significativo, che utilizza il candore della neve come simbolo di verginità e metafora di una purezza svanita, di una perduta innocenza, ma anche emblema di una ragazza evoluta e consapevole».

Significativa anche l’immagine di copertina (illustrazione di Franz Albert Jüttner), che mostra una Biancaneve abbandonata nel bosco, spaurita, « una situazione che riassume molto bene la condizione degli adolescenti che si affacciano a questa nuova vita, smarriti e non pienamente consapevoli di quello che sta avvenendo dentro di loro».

Molte le tematiche affrontate all’interno del libro: dalla sessualità, vista non solo come educazione sessuale, alla violenza sulle donne (al tavolo delle relatrici anche una sedia vuota: il Posto Occupato”, un’idea di Maria Andaloro, una campagna nata nel 2013 per ricordare le donne vittime di violenza e sensibilizzare le coscienze su un “fenomeno” che oramai ha assunto le forme di una vera emergenza sociale), dai problemi adolescenziali (ambito psicologico, ricerca e costruzione della propria identità, conflittualità con i genitori) al tema della volontà delle donne (un articolo di Silvana Polizzi racconta la storia di Franca Viola, la prima ragazza che disse “no” al matrimonio riparatore, una rivoluzione culturale che aprì la strada a profondi cambiamenti nella società italiana), fino alla cosiddetta “accidia sociale”, argomento analizzato nel volume dalla psicologa messinese Donatella Lisciotto, uno stato d’animo che caratterizza molti ragazzi, « .. una condizione molto preoccupante, che non va confusa con la noia; è piuttosto una forma di distacco da tutto, sembra che i figli del nostro tempo abbiano una grande difficoltà a riconoscere l’aspetto più vitale e sconvolgente della loro esistenza …tutto per loro sembra ininfluente … », per arrivare all’estremo: il fenomeno degli “Hikikomori”, (termine giapponese che significa “stare in disparte”), « … ragazzi che si chiudono in camera con il computer e non comunicano più con niente e con nessuno».

La pubblicazione comprende anche un’appendice che tratta la legislazione del codice Rocco, ancora in parte vigente, e come si è evoluta nel nostro Paese.

Al termine dell’incontro si è aperto un dibattito sugli argomenti trattati, con molti interventi da parte di dirigenti scolastici, insegnanti e medici specialisti.

Luisa Rita Barbaro è ginecologa, oncologa e sessuologa. Già dirigente del Consultorio Familiare “Via del Vespro” e responsabile dell’Unità operativa “Area Metropolitana e Jonica“ dell’Asp 5 di Messina, comprendente dodici consultori familiari; è giornalista pubblicista, scrittrice e autrice di articoli scientifici su diversi aspetti della ginecologia.

Silvana Polizzi, laureata in Scienze Politiche, dalla fine degli anni ’70 ha diretto a Messina due emittenti private, prima “Antenna dello Stretto” e poi “Telespazio”, avviando anche la collaborazione con la struttura programmi della Rai siciliana. Giornalista professionista dal 1987, ha lavorato al quotidiano “L’Ora” di Palermo e per quasi trent’anni con la redazione siciliana della Rai, di cui è stata anche caporedattrice.

Amelia Stancanelli, già docente di Italiano e Storia nella scuola secondaria e dirigente scolastica, autrice di varie pubblicazioni di didattica, di tesi scolastiche e saggi, ha lavorato come volontaria  nell’UDI e presso il consultorio autogestito di Santa Lucia sopra Contesse a Messina. Si occupa di formazione dei docenti e di progettazione didattica.

Hanno contribuito alla realizzazione del libro Silvana Agatone, Maria Andaloro, Luisa Rita Barbaro, Salvatore Caruso, Josette Clemenza, Angelo Fabio Costantino, Metella Dei, Barbaro Del Bravo, Michele Grandolfo, Donatella Lisciotto, Patrizia Minona, Lucia Natoli, Alfonsa Pizzo, Silvana Polizzi, Amelia Stancanelli e Antonella Debora Turchetto.

Luigi Lo Presti

 

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