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Italia, modello all’avanguardia contro l’illegalità nel gioco

Italia, modello all’avanguardia contro l’illegalità nel gioco

Oltre 18 miliardi e 500 milioni di euro raccolti ogni anno. A tanto ammonta il giro d’affari del gioco online illegale nel nostro paese, un comparto in mano alle attività criminali e mafiose che nonostante le azioni di autorità finanziarie e di Forze dell’Ordine negli ultimi anni è tornato pericolosamente in auge anche a livello internazionale.

In Italia, grazie anche al lavoro dell’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, è stato bloccato l’accesso a 9.685 siti di gioco illegali, mentre a fine 2022 sono stati oscurati più di 9 mila siti e in nove mesi ne sono stati aggiunti altri 264. Un’azione di controllo e di monitoraggio importante, che ha permesso alla filiera legale e autorizzata di arrivare a superare la quota dei 3 miliardi e 800 milioni di euro nel 2022, con un incasso per l’erario dello Stato di oltre 1 miliardo. Una sinergia tra istituzioni, associazioni di categoria e Forze dell’Ordine che adesso trova nuova linfa nel riordino del gambling che è stato di recente approvato in Parlamento. “La materia del gioco pubblico non è mai stata disciplinata in modo organico – ha spiegato Roberto Alesse, Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Da anni si avvertiva l’esigenza di intervenire con un progetto di riforma che contemperasse l’ordine pubblico, nonché la tutela della salute dei giocatori, con la garanzia del gettito erariale e degli investimenti degli operatori. Un bilanciamento tra aspetti diversi di non facile realizzazione”.

Un riordino che andrà a colpire un mercato, quello del gioco illegale, che nel 2024 dovrebbe arrivare a valere 25 miliardi di euro, di cui ben il 75% proveniente dal settore online. Ma come si spiegano questi dati? I gestori del gioco illegale offrono alcuni vantaggi che fungono da esca, come quote e vincite più alte e ovviamente meno controlli. Allo stesso tempo non esistono garanzie per gli utenti, che espongono i loro dati personali e quelli finanziari all’intromissione di hacker e pirati informatici. Non esistono inoltre strumenti di prevenzione e controllo di possibili patologie.

Proprio di questo si è parlato all’Online Casino Summit Italy, andato in scena a Roma nei giorni scorsi, durante il quale è intervenuto il Capitano dell’Interpol, Giacomo Spinelli, che ha fatto il punto sulla situazione relativa ai controlli del Governo. “Le organizzazioni continuano ad alimentare il gioco d’azzardo illegale – ha spiegato – e hanno come obiettivo quello di stabilirsi in questo mercato ai fini di riciclaggio di denaro”. Per combattere questo fenomeno, spiega ancora Spinelli, è fondamentale una rete di sinergia e di collaborazione che dall’Italia coinvolga anche l’estero. Negli ultimi anni, su iniziativa proprio del nostro paese, è stata creata una struttura di controllo e di indagine a cura dell’Intelligence, che ha già messo in evidenza alcuni punti di contatto tra Italia e alcuni paesi dell’Est Europa. Nel 2011 sono stati costituiti l’UISS, l’Unità di Informazione sulle Scommesse Sportive, e il GISS, il Gruppo Investigativo sulle Scommesse Sportive, che hanno compiti di informazione e analisi. Un modello, quello italiano, che può veramente fare scuola. E aiutare il gambling a essere sempre più sicuro.

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