Continua il “calvario” per i pazienti del P.T.A. di Bronte, che si trovano, ancora una volta, di fronte a serrande abbassate e sportelli chiusi nel giorno destinato al ritiro dello screening mammografico. L’unica finestra settimanale prevista per questo servizio, ogni venerdì dalle 13 alle 14, è ormai un miraggio per gli utenti, che denunciano un completo abbandono e una totale assenza di comunicazione riguardo la mancata erogazione del servizio.
Il disagio della periferia. I più colpiti da questa condizione sono i pazienti delle zone periferiche del distretto. Per loro, raggiungere Bronte non è solo una questione di distanza, ma comporta anche la necessità di un mezzo proprio e di assentarsi dal lavoro o dalle proprie faccende quotidiane. Questo ulteriore ostacolo, e il caldo estivo, rende ancora più frustrante l’incontro con una porta chiusa e, per di più, senza alcuna spiegazione o avviso.
Diritto alla salute violato. La salute è un principio fondamentale sancito e tutelato dalla Costituzione italiana, e la prevenzione ne è una componente essenziale. I disservizi al P.T.A. di Bronte rappresentano una grave violazione di questo diritto, impedendo agli utenti di accedere a esami preventivi cruciali come lo screening mammografico. La mancanza di informazione e di organizzazione da parte della struttura sanitaria aggrava ulteriormente la situazione, alimentando un senso di rabbia e di abbandono tra i pazienti.
Le voci degli utenti. “Mi sento presa in giro, neppure un cartello o un avviso che comunicasse il disservizio,” dichiara una delle tante utenti deluse. “È il terzo venerdì che trovo chiuso in orario d’ufficio, i vertici dell’ASP intervengano.” Queste testimonianze rispecchiano, comunque, il sentimento generale di un’utenza che si sente trascurata e non rispettata.
La richiesta di intervento. La situazione richiede un intervento immediato da parte dei vertici dell’ASP. È necessario ripristinare il servizio di rilascio delle mammografie e garantire una comunicazione trasparente ed efficace con gli utenti affinché possano essere informati tempestivamente circa eventuali cambiamenti o inoperatività.
Il disservizio al P.T.A. di Bronte, nell’unico giorno e ora di ricevimento (dalle 13 alle 14) richiede una risposta immediata. La salute e la prevenzione sono diritti inalienabili e devono essere garantiti a tutti, senza alcuna eccezione. La speranza è che le autorità sanitarie intervengano prontamente per ristabilire la normalità e garantire un servizio efficiente e rispettoso per tutti i cittadini. In attesa di ulteriori sviluppi, il nostro giornale rimane a disposizione di chiunque abbia qualcosa da dire in merito.
Gaetano Scarpignato