Omicidio di Mascali, Giampiero Banco: "Mi sono difeso". Dal cellulare della vittima spunti sul movente -
Catania
32°

Omicidio di Mascali, Giampiero Banco: “Mi sono difeso”. Dal cellulare della vittima spunti sul movente

Omicidio di Mascali, Giampiero Banco: “Mi sono difeso”.  Dal cellulare della vittima spunti sul movente

L’incontro a Mascali, in pieno centro per un chiarimento. Poi la la furibonda lite degenerata in tragedia. Giampiero Blanco nell’interrogatorio dinanzi al Gip Pietro Currò ha ricostruito quanto accaduto lo scorso mercoledì, alla presenza del proprio legale, avv. Salvo Sorbello e del pm Annamaria Ciancio.

“Ci siamo incontrati davanti la mia abitazione per un chiarimento – ha riferito Blanco –  ma, all’improvviso, sono stato aggredito e colpito con ferocia e spintonato contro un muro. Temendo per la mia vita, aprendo marsupio che indossavo, ho afferrato il primo oggetto (delle forbici con lame affilate)  che mi è capitato per le mani e ho iniziato a colpire”.

Queste le affermazioni di Blanco dinanzi al Gip Currò, secondo quanto ricostruito dal proprio legale, avv .Salvo Sorbello.  I fatti sono avvenuti mercoledì scorso, 26 giugno, poco prima delle 12:00, in pieno centro a Mascali. Secondo la ricostruzione di Blanco, i due si sarebbero incontrati davanti all’abitazione di quest’ultimo. La discussione sarebbe presto degenerata in una lite fisica, durante la quale Blanco sarebbe stato sopraffatto dalla vittima. Temendo per la sua vita, Blanco avrebbe afferrato un paio di forbici che aveva con sé e le avrebbe usate per colpire Raciti al torace e al collo.

Giampiero Blanco

Raciti, sebbene ferito gravemente, avrebbe tentato di entrare nell’abitazione di Blanco, ma si sarebbe accasciato al suolo perdendo i sensi poco dopo. È stato trasportato in ospedale, dove è deceduto 4 ore dopo, nonostante i soccorsi.

L’avv. Angelo Patanè, che assiste tre fratelli della vittima conferma che “una importante accelerazione nelle indagini potrebbe essere data dei riscontri che potranno essere ricavati dalla copia forense delle conversazioni intercorse tra Raciti e Blanco nei giorni precedenti e nelle ore immediatamente precedenti l’accaduto. Sono stati infatti sequestrati i telefoni cellulari di aggressore e vittima”.

Le copie forensi che la procura certamente richiederà, consentirebbero di ricostruire l’integrale contesto di conversazioni – compresi i messaggi eventualmente cancellati – che può essere ricavato da whatsapp, tra l’aggressore e la vittima, e tra i due e la donna contesa, fornendo una visione più completa in ordine sia al reale movente, sia alle ragioni dell’incontro tra i due che alle circostanze del reato.

Potrebbero interessarti anche