Il tifo sportivo e l’impatto sulla resa di gioco -
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Il tifo sportivo e l’impatto sulla resa di gioco

Il tifo sportivo e l’impatto sulla resa di gioco

Incoraggiare un amico vuol dire stimolarlo a fare bene un’azione, a superare brillantemente un esame, a partecipare ad un concorso, ma anche a fare la corte a quella persona che tanto gli fa battere il cuore. Nel mondo dello sport questi incoraggiamenti vengono riassunti con il concetto di tifo.

Chi tifa per la propria squadra preferita, per i giocatori che reputa più forti e meritevoli, contribuisce, spesso inconsciamente, all’esito positivo di un match o di una gara sportiva. Se non esistessero i tifosi, non esisterebbe quella grande componente sportiva che potrebbe fare la differenza fra una partita giocata bene e una giocata male.

L’importanza del tifo

Quando si pensa al tifo, la mente va subito allo stadio, il luogo di aggregazione per eccellenza degli sportivi che acquistano un biglietto per stare accanto ai loro beniamini sportivi. Ma se negli stadi fosse usuale rimanere in silenzio a guardare, senza la minima interazione di sostegno o di disappunto, la partita che si sta giocando in quel momento, molto probabilmente, sarebbe parecchio deludente per gli spettatori e per i giocatori.

La pandemia da Covid-19, con le partite disputate a porte chiuse, lo ha dimostrato: tutti i giocatori intervistati, gli allenatori e i tecnici sportivi affermavano all’unanimità che “senza i tifosi non si stava giocando una vera partita”. Un po’ come se venisse meno una componente fondamentale, come se si giocasse a calcio senza palla o a tennis senza racchette.

Anche se la squadra si è allenata moltissimo, anche se i giocatori sono in grande forma, non ci sarebbe da stupirsi se, in assenza dei tifosi sugli spalti, perdessero la partita.

Il tifo sportivo non è una semplice passione ma diventa, pertanto, un elemento dall’enorme impatto sulla resa di gioco. Se i tifosi gioiscono, si arrabbiano, esultano, perfino piangono per l’esito di una partita o per una mossa ben fatta o sbagliata, ogni loro reazione corrisponde ad un’azione degli sportivi in campo.

I giocatori professionisti, infatti, non vogliono soltanto partecipare, ma il loro obiettivo è, ovviamente, vincere la partita. Nessuno sportivo tornerà a casa felice se non ha avuto la meglio sul proprio avversario, così come nessun tifoso si sognerebbe di andare a vedere una partita e starsene seduto senza manifestare le proprie emozioni.

Per vincere, infatti, i giocatori hanno bisogno dell’appoggio dei loro fans, proprio come i cantanti non potrebbero mai fare un bel concerto se il pubblico non applaudisse e non cantasse insieme a loro.

Tifo necessario per vincere

Nello sport a cui il pubblico – ma ovviamente anche gli sportivi – è abituato, il risultato è il vero protagonista, anche se per raggiungerlo serve la collaborazione di tutta una serie di componenti. Una di queste non può che essere il tifo.

Ad un semplice appassionato di sport potrebbe bastare vivere un’esperienza divertente, che si verifica indipendentemente dall’esito positivo o negativo della partita. Ma per un vero tifoso l’unica cosa che conta è che la sua squadra del cuore vinca la partita.

Il tifo diventa, dunque, un’esperienza psicologica, una questione da cui dipende l’umore del tifoso ma anche quello dei giocatori. Se un tennista crede di aver giocato bene ma il pubblico non gliene ha riconosciuto il merito, le ripercussioni sul suo umore saranno naturalmente negative. Così come saranno negative le emozioni dei veri tifosi sportivi che hanno assistito ad una partita perdente.

Al di là del semplice risultato, il tifo è un vero e proprio stile di vita, un comportamento da adottare in maniera perentoria per raggiungere quello che conta in una partita: vincere.

Chi legge le recensioni di Betplays Italia prima di piazzare una scommessa sportiva, sa che deve mettere in conto anche l’influenza dell’eventuale tifo, nel caso di partite giocate in diretta. Perché un vero tifoso supera il concetto di semplice spettatore, ma diventa parte integrante di ciò che accade in campo, si immedesima nella partita di calcio, nell’incontro di tennis, nella partita di basket o di pallavolo, entra in sintonia con la squadra e i giocatori. È colui che esulta per un punto a favore della squadra a cui tiene, proprio come se lo avesse segnato lui.

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