In seduta straordinaria ed urgente, il Consiglio comunale di Giarre sabato sera, in seconda convocazione (dopo che venerdì non si era raggiunto il numero legale) ha approvato il PEF (il Piano Economico Finanziario) e l’aumento di circa il 7% delle tariffe Tari per l’anno 2024 (6 i consiglieri favorevoli e 4 astenuti su 10 presenti).
Il punto è stato approvato solo dopo una lunga seduta consiliare in cui l’assessore all’ecologia Giuseppe Cavallaro ha chiarito che “l’aumento dei costi del servizio Tari per l’anno 2024 potrà essere coperto con una somma di 350 mila euro che è in arrivo dalla Regione Siciliana attraverso un decreto dell’Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti del 12/07 che assegna al Comune di Giarre un contributo per gli extra costi nel settore rifiuti per € 730.000 circa”.
Per il consigliere Leo Patanè e i consiglieri di opposizione Alfio Tomarchio, Carmelo Strazzeri “da parte dell’Amministrazione sventolare che sono stati fatti progressi nella raccolta differenziata presuppone che ci sia una diminuzione della tariffa; se invece quest’ultima aumenta, così come proposto dagli uffici e dalla SRR, tale aumento di certo non rappresenta un incentivo per i cittadini a fare una corretta raccolta differenziata”.
E’ il gruppo guidato dal consigliere Patanè a proporre quindi una mozione incidentale alla proposta di delibera con cui “vincolare l’Amministrazione, in un certo qual senso, a destinare i futuri € 730.000 alla compensazione dei maggiori costi previsti dal PEF per l’anno 2024 mantenendo invariata la tariffa del 2024″.
“In considerazione del decreto assessoriale 1204 del 12/07/24 dell’Assessorato regionale Energia e Servizi con cui viene l’assegnazione, al Comune di Giarre, di un contributo superiore a 350 mila euro e che può arrivare a 730 mila euro – dice Patanè – l’Amministrazione deve impegnarsi a destinare le superiori somme per la compensazione e la riduzione della terza o quarta rata ed eventualmente della tariffa dell’anno 2025”.
In sostanza, nel momento in cui le somme che arriveranno dalla Regione e saranno introitate dal Comune, che vengano immediatamente ed interamente destinate alla riduzione della Tari.
All’intervento di Patanè segue quello del consigliere Gabriele Di Grazia che rivolgendosi polemicamente all’assessore Cavallaro ha sottolineato come “l’atto di indirizzo relativo alla Tari, approvato dalla Giunta, rappresenti solo una strategia orchestrata ad hoc per sanare qualcos’altro”.
“La realtà dei fatti – ha detto nel suo intervento il consigliere Di Grazia – ci dice che lo scorso mese di febbraio, avevo richiesto agli uffici una serie di documenti relativi alla raccolta differenziata che non ho mai avuto. In questa seduta consiliare ci troviamo a discutere di rifiuti senza avere presente in aula un tecnico che può fornirci alcuni chiarimenti. La questione Tari è piovuta dal cielo sul Consiglio e sui consiglieri che con grande senso di responsabilità sono stati chiamati a prendere una decisione importante per l’economia del paese senza esserne responsabili”.
Il consigliere Patanè rimarca ancora che “se la Regione confermasse il contributo pari a 730mila euro si coprirebbe non solo il surplus di spesa di 350 mila euro, quella dell’aumento del costo della differenziata per l’anno in corso, ma che la tariffa 2024 potrebbe anche subire anche una riduzione rispetto all’anno precedente”.
I consiglieri di maggioranza in aula hanno sottoscritto la mozione modificandola nell’importo specificando che qualora le somme derivanti dalla Regione dovessero essere maggiori rispetto a quelle indicate attualmente nel decreto dovranno essere comunque destinate all’abbassamento della Tari.
L’aula consiliare, chiamata a votare la mozione incidentale così come concordemente modificata, vota favorevolmente all’unanimità e successivamente vota anche la proposta di approvazione del PEF e delle tariffe Tari per l’anno 2024 (6 voti favorevoli e 4 astenuti).
IL VIDEO DELLA SEDUTA CONSILIARE