E’ stata completata l’attività di bonifica nel letto del torrente Macchia, in territorio di Santa Maria la Strada, dove erano stati individuati – lungo la Strada 72 – 7 diversi siti contaminati dalla presenza di enormi tubi, vasche e coperture in eternit, per un totale stimato di oltre 5 mila chili.
L’intervento di messa in sicurezza dei luoghi, avviato da una ditta specializzata di Acireale, incaricata dal Comune, è scattato dopo una diffida della prefettura che, nel giugno scorso, sulla scorta di una segnalazione tecnica dei vigili del fuoco, in occasione di un vasto incendio divampato nel greto del corso d’acqua, aveva sollecitato con urgenza l’ente comunale a promuovere le attività di rimozione dei materiali altamente nocivi.
Il Comune ottemperando alla diffida prefettizia, ha impegnato una spesa complessiva di circa 22mila euro per la bonifica dei lotti contaminati. Le operazioni, avviate il 16 luglio scorso, si apprende dal Servizio Manutenzione e Ambiente del Comune, sono state ultimate al termine di una scrupolosa attività. I materiali – in larga parte tettoie in eternit, tubi di varie dimensioni e vari scarti edili – sono stati preliminarmente irrorati con appositi materiali liquidi per bloccare eventuali aero dispersioni fibre nei movimenti. Tutti i materiali sono stati accuratamente selezionati e impacchettati e quindi conferiti in appositi centri di stoccaggio autorizzati della provincia di Catania.