Rischia di trasformarsi in un caso politico la nota con cui l’assessore e consigliere comunale Tania Spitaleri contesta un difetto di notifica sulla convocazione del Consiglio comunale in adunanza straordinaria ed urgente del 19 luglio, ove si è proceduto alla disamina, discussione e conseguente votazione della Tari 2024, in violazione articoli 24 e seguenti del vigente regolamento del Consiglio comunale. Prima della votazione della Tari (con un aumento del 7%), sabato scorso, in seconda convocazione poiché non si era raggiunto il numero legale, era stata respinta la pregiudiziale illustrata dal consigliere di maggioranza Vincenzo Silvestro, che, citando l’omessa notifica al consigliere assessore Spitaleri, aveva ravvisato un potenziale pericolo di invalidità di seduta consiliare.
Il consigliere assessore Spitaleri in una nota che stamane ha trasmesso al sindaco e al segretario generale, oltre che al presidente del Consiglio, rappresenta come “la scrivente Tania Spitaleri abbia appreso dagli organi di stampa, solo in data successiva al 19.07.2024, della convocazione della seduta consiliare non notificata presso il proprio indirizzo, ove è stato posto all’ordine del giorno un argomento di notevole interesse pubblico quale quello dell’approvazione del piano finanziario e delle tariffe Tari per l’anno 2024. Tale mancata convocazione si è riflessa sull’impossibilità di visionare, nei termini, gli atti; quindi, di esercitare il munus pubblico.
Il ritardo nella consultazione degli atti e/o la mancata messa a disposizione degli stessi arreca inesorabilmente un vulnus alle prerogative consiliari, impedendo da una parte, di esercitare i poteri di vigilanza e controllo dei consiglieri (cfr.Consiglio di Stato sez.V, n.3446/2014), dall’altra, di esprimere e manifestare il proprio voto mediante una decisione consapevole (cfr.Consiglio di Stato sez.V, n.3814/2018).
Nel caso di specie è venuto meno il dovere cogente di trasparenza dei lavori consiliari, non avendo potuto esercitare la sottoscritta consigliere comunale la funzione pubblica affidatale, non essendo stata posta nelle condizioni oggettive di poter presenziare alla seduta con cognizione di causa ed esprimere il proprio voto. La omessa notifica, pertanto, non può essere sanata e invalida, nella sua totalità, l’atto adottato dal Consiglio comunale.
Alla luce della evidente illegittimità della seduta e delle relative deliberazioni assunte in quella sede – prosegue la Spitaleri – si richiede che il presidente del Consiglio nonché il Segretario generale, ciascuno per i profili di rispettiva competenza, vogliano procedere, nelle forme di legge, alla rituale nuova convocazione del consiglio comunale, per l’adozione della proposta di delibera n.66/2024, previa revoca della deliberazione assunta in data 20.07.2024 (attesa si ribadisce l’illegittimità della seduta)”.
La Spitaleri rileva, infine, “come in ipotesi di inerzia degli organi amministrativi anzi indicati nell’adottare la chiesta revoca e nuova convocazione del consiglio comunale, riservandosi, attesa la palese responsabilità degli organi amministrativi competenti al funzionamento dei lavori del consiglio comunale, di attivare ogni procedura, sia essa amministrativa che contabile e/o penale, per la tutela dei propri diritti e delle prerogative proprie della funzione svolta”.
LA REAZIONE DEL SINDACO CANTARELLA
“Ho preso atto della nota della Spitaleri trasmessa per conoscenza e rilevo che, quanto descritto – afferma Cantarella – ove rispondente alla realtà costituirebbe grave responsabilità da parte degli organi ai quali è imposto l’onere di verificare le notificazioni delle convocazioni in ogni consiglio comunale a tutti gli interessati”.