Ennesimo successo per l'“Inferno di Dante” -
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Ennesimo successo per l’“Inferno di Dante”

Ennesimo successo per l’“Inferno di Dante”

In età preistorica, tra 14000 e 10000 anni fa circa, la Valle dell’Alcantara fu interessata dalla cosiddetta “colata lavica dell’Alcantara”, un gigantesco flusso magmatico proveniente da fessurazioni situate pressappoco tra Mojo Alcantara e Verzella: un’eruzione effusiva di lunga durata sviluppatasi per 24 chilometri, che ricoprì le depressioni all’interno della vallata seguendo il corso dell’Alcantara e arrivando fino al mare, dove formerà il promontorio di Capo Schisò e un enorme delta lavico.

Parliamo quindi di un evento lontanissimo, inimmaginabile per noi, ma che possiamo oggi “vedere” e “toccare” con mano in un luogo incredibile, scenografico, le Gole dell’Alcantara.

Plasmate nel corso dei millenni dall’incessante azione erosiva del fiume, le Gole rappresentano per le loro caratteristiche geologiche, idrografiche ed ambientali un unicum nel panorama delle meraviglie naturali che arricchiscono il territorio italiano.

Oggi è uno dei siti naturalistici più reclamizzati nelle campagne turistiche promosse dalla Regione Sicilia, un “paesaggio naturale” che nel corso degli anni è diventato anche “paesaggio culturale” grazie ad una rappresentazione teatrale unica nel suo genere, realizzata sulle rive del fiume, nelle Gole dell’Alcantara, dove l’acqua, le rocce basaltiche e le sponde ghiaiose assumono nuove sembianze, divenendo esse stesse attori tra gli attori, protagonisti e spettatori allo stesso tempo.

Si tratta di “Inferno di Dante, il kolossal da grandi numeri (lo spettacolo più visto nell’Isola negli ultimi anni – oltre centomila spettatori dal 2018 a oggi) prodotto da Buongiorno Sicilia con la collaborazione del Parco botanico e geologico delle Gole dell’Alcantara, che ha debuttato, con la drammaturgia e la regia di Giovanni Anfuso, lo scorso 25 luglio dopo un’anteprima per la stampa e le autorità.

Ispirato al più grande capolavoro della letteratura italiana, la “Divina Commedia”, opera immortale frutto dell’ingegno del Sommo Poeta Dante Alighieri, “Inferno di Dante” racconta il primo dei tre regni dell’Oltretomba (Inferno – Purgatorio – Paradiso) visitato dal poeta fiorentino nel suo viaggio immaginario, un aldilà popolato da una serie di figure allegoriche e fatti realmente accaduti.

Il nostro cammino nell’Inferno di Dante inizia dentro un ascensore che in pochi secondi, come una “macchina del tempo”, dal piazzale ci porta giù nel ventre delle Gole, dove siamo accolti da un paesaggio primordiale e dal lento scrosciare delle acque che separano il pubblico dalla scena.

Lo spettacolo inizia e subito veniamo proiettati in un’atmosfera dantesca: nell’opera teatrale due turisti in visita alle Gole dell’Alcantara, un uomo – Luciano Fioretto – e una donna – Liliana Randi, la Narratrice, si ritrovano nella “selva oscura”, all’Inferno, tra sogno e realtà: lei evoca il padre della lingua italiana, Dante, recitando i suoi versi … “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita”.

È il preludio; vicende e personaggi radicati nella nostra memoria fin dai tempi della scuola si materializzano uno ad uno davanti a noi, in un crescendo di sequenze, suoni ed effetti speciali.

In scena, Salvo Piro è stato sostituito nel ruolo di Virgilio da Davide Sbrogiò, che ha affiancato Liliana Randi, Angelo D’Agosta nei panni di Dante, Davide Pandolfo, il quale ha vestito i panni di Ugolino e di Ciacco, mentre Giovanna Mangiù ha fatto rivivere Francesca da Rimini. A tutti il pubblico ha tributato grandi consensi così come a Luciano Fioretto (Turista e Caronte), Francesco Bernava (Farinata degli Uberti), Rosario Minardi (Ulisse) e Gabriele Casablanca (Paolo, Diomede e Arcivescovo Ruggieri).

Applauditissimi anche i Dannati: Beatrice Caudullo, Michela Di Francesco, Maria Lardaloro, Marta Marino, Enrica Pandolfo, Lucio Rapisarda, Francesco Salpietro, Gloria Trischitta e Ariluna Verrazzo.

Gli attori di Inferno hanno recitato con grande maestria e partecipazione, una prova intensa, coinvolgente, lungamente applaudita dal pubblico, resa possibile grazie ad una macchina organizzativa abilmente diretta da Giovanni Anfuso, che ha tratteggiato i personaggi con eleganza e raffinatezza, come una moderna miniatura.

“Gli applausi degli spettatori ci hanno ripagato della grande fatica di questi giorni, anzi, di queste notti”, ha detto Giovanni Anfuso. “I problemi causati dall’indisposizione di Salvo Piro, uno degli attori principali ci avevano costretto a cambiare alcuni ruoli, mettendoci in difficoltà. Poi, il Teatro ha fatto il miracolo”.

Grazie anche a un altro miracolo, compiuto stavolta dalla Natura, come ha affermato Elena Pagana, assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, la quale ha sottolineato che, “il microcosmo del Parco Fluviale dell’Alcantara ha fatto la sua parte per rendere questo spettacolo bellissimo ed emozionante, immergendoci in un contesto unico”.

“Sembrava – ha aggiunto – che persino il vento fosse sincronizzato con la recitazione, i suoni, gli elementi scenografici. Davvero un bell’esempio di quell’idea di promozione dei territori, in questo caso le Gole e l’Alcantara, che stiamo cercando di attuare come Governo regionale. E poiché la valorizzazione dei luoghi passa anche da iniziative di questo tipo, voglio fare i complimenti a tutti”.

Tra i numerosissimi spettatori anche personalità come Luigi Lombardo, presidente della Corte d’Appello di Messina e appassionato di Dante.

“Consiglio a tutti questo spettacolo – ha detto il Magistrato –  recitato in maniera magistrale in uno scenario naturale unico, meraviglioso, incomparabile. In sessantacinque minuti si è riusciti a sintetizzare tutto l’Inferno dantesco, che è sicuramente la parte più importante della Divina Commedia. Nell’Ade sono rappresentati tutti i vizi dell’Umanità, i nostri peccati. E Dante ci indica il suo percorso di salvezza perché sia anche il nostro”.

Oltre ad attori e danzatori, consensi hanno ottenuto anche Fia Di Stefano per le coreografie, Riccardo Cappello per i costumi, Nello Toscano per le musiche e Alfredo Vaccalluzzo per gli effetti speciali. Da aggiungere che Simone Trischitta si occupa dell’organizzazione generale, produttori esecutivi sono Luciano Catotti e Ninni Trischitta, le aiuto regista sono Agnese Failla e Lucia Rotondo, il light designer Davide La Colla e il sound designer Enzo Valenti. “Tutti hanno contribuito – ha detto Anfuso – a questa serata splendida che ricorderemo. Anche gli effetti della Natura, come le rane che gracidavano alle nostre spalle”.

Ma la grande macchina di Inferno vedrà ogni sera impegnata una cinquantina di persone per le repliche previste ogni settimana dal giovedì alla domenica fino a settembre a eccezione della giornata di Ferragosto.

Sono stati già venduti migliaia di biglietti per questo kolossal che vanta il patrocinio del MiC, il Ministero della Cultura, dell’Ars, dell’Assessorato allo Spettacolo della Regione Siciliana, della Fondazione Federico II, dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e dei Comuni di Motta Camastra e Castiglione di Sicilia. Per non parlare degli sponsor: Isola Bella Gioielli, Amaro Herbae, Bacco, tipicità al pistacchio e la Banca di Credito Cooperativo di Pachino.

Riguardo ai biglietti, dunque, la produzione consiglia di acquistarli on line attraverso il circuito Boxoffice Sicilia (www.boxofficesicilia.it) ma ricorda che comunque una cospicua quota è stata riservata per il Botteghino delle Gole, aperto nei giorni delle rappresentazioni a partire dalle 19. Grande interesse continuano a riscuotere le cartoline con il Qr code per vedere filmati e leggere note sullo spettacolo anche in francese, tedesco, spagnolo e russo. Per qualsiasi informazione si potrà chiamare o inviare messaggi Whatsapp al numero di Buongiorno Sicilia, il 347 638 0512. Si potrà chiamare anche il centralino del Parco botanico e geologico delle Gole. Altre notizie e curiosità sullo spettacolo, potrete trovarle infine sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/InfernoDiDanteOfficial/.

Le foto sono di Marzio Pardo

Luigi Lo Presti

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