Giarre, caso Scuderi: per Articolo 1 "grave danno alla credibilità delle istituzioni, necessaria la revoca dell'incarico" -
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Giarre, caso Scuderi: per Articolo 1 “grave danno alla credibilità delle istituzioni, necessaria la revoca dell’incarico”

Giarre, caso Scuderi: per Articolo 1 “grave danno alla credibilità delle istituzioni, necessaria la revoca dell’incarico”

Sulla vicenda che sta animando il dibattito in municipio a Giarre, ovvero quella dell’abbandono di rifiuti per strada da parte dell’esperto legale del sindaco Cantarella, avv. Orazio Scuderi, prende posizione anche l’associazione politico culturale “Articolo uno” con una nota del presidente, dott. Alfredo D’Urso.

“Abbiamo appreso con stupore e sconcerto che l’esperto legale del sindaco avrebbe abbandonato rifiuti su strada. I fatti sono stati acclarati da un verbale della polizia municipale a seguito anche di riprese video, e resi noti al pubblico attraverso una comunicazione preliminare pronunciata nella seduta consiliare da parte di un consigliere comunale.

Questa scopertura degli “altarini”, certamente si inquadra nel clima di guerra per bande che si è creato a seguito della crisi politico-amministrativa del Comune di Giarre ma, al di là di come sono stati resi noti i fatti, poiché vogliamo vedere la luna e non il dito, ci interessa sottolineare che tale comportamento fa venir meno la credibilità delle istituzioni  sul tema dello smaltimento in maniera corretta dei rifiuti urbani da parte dei cittadini. C’è un grande danno che viene arrecato all’amministrazione comunale e c’è un danno grave alla credibilità delle istituzioni. Perché non si può chiedere ai cittadini di far bene la differenziata, quando autorevoli esponenti dell’amministrazione comunale si adoperano nella pratica esattamente contraria.

Il sindaco dovrebbe prendere atto della gravità della situazione e, al di là dello sconcerto iniziale che avrà anch’egli avuto, non chiedersi chi è stata la “manina” che ha consegnato i plichi (per quello c’è tempo), ma risolvere il vulnus alle istituzioni ed operare conseguentemente per la risoluzione di un rapporto che non ha più ragione di proseguire. (Per altro in tempi passati abbiamo evidenziato le ragioni dell’illegittimità del rapporto contrattuale).

Ci auguriamo – conclude D’Urso -, che, oltre all’opposizione consiliare che ha svolto in maniera egregia il ruolo che le compete, anche i consiglieri di maggioranza si esprimano con una netta presa di distanza per la risoluzione del rapporto con l’esperto legale”.

 

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