Diventa un’odissea per un 61enne disabile l’accesso al Parco giardino di Macchia a Giarre. Nelle scorse settimane l’uomo, costretto su una sedia a rotelle da 20 anni a causa di una malattia neurodegenerativa, si è recato nella struttura per assistere al saggio di danza della nipote.
Ma questa è stata solo la prima difficoltà della serata. “Ho poi percorso il vialetto che conduce all’arena dove si svolgeva il saggio – prosegue l’uomo –. Una volta lì, ci siamo resi conto che, nonostante gli sforzi fatti, assistere alla manifestazione per me sarebbe stato impossibile. Non c’erano, infatti, rampe per raggiungere l’arena. Sono rimasto molto deluso e amareggiato anche perché realizzare accessi per i disabili, oggi, non ha costi eccessivi. Ma, mi rendo conto, che ancora manca la sensibilità. Purtroppo, sono situazioni che fronteggio tutti i giorni. Sono originario di San Giovanni Montebello, anche se vivo a Mascali da molti anni – conclude Puglisi – e lancio quindi un appello al sindaco di Giarre perché intervenga”.
L’uomo, in attesa di risposte dall’amministrazione comunale, ha segnalato quanto accaduto al presidente del Consiglio comunale di Giarre Giovanni Barbagallo.
“Spiace constatare – dichiara Barbagallo – che, nonostante i diversi interventi manutentivi pagati lautamente dai cittadini giarresi, il Parco giardino di Macchia, e non solo, siano rimasti inaccessibili ai diversamente abili. L’abbattimento delle barriere architettoniche dovrebbe rappresentare una priorità per consentire a tutti di vivere in serenità un momento all’aria aperta o conviviale. Rattrista la storia raccontata dal signor Puglisi e andrò personalmente a trovarlo per testimoniargli la mia vicinanza e quella di tutti i colleghi del consiglio comunale insieme ai quali – conclude – sono sicuro che collaboreremo per richiedere nuovi e migliori interventi affinché le barriere architettoniche vengano rimosse”.