Riposto, defenestrato il vice sindaco Cucè: colpo politico ferragostano destinato a lasciare un segno

Appena in tempo, prima di prendere un aereo per le vacanze. E la decisione nell’aria già da settimane diventa esecutiva. In piena vigilia di Ferragosto, il sindaco di Riposto Davide Vasta ha deciso – con atto politico, perché di questo si tratta – di revocare a Valerio Cucè, che, lo ricordiamo si è dimesso da consigliere comunale, la delega di vice sindaco, sostituendolo con il più serafico dell’esecutivo, il buon Carmelo D’Urso (nella foto a sinistra) che ha coronato il sogno di una vita: da delegato sindaco, durante gli anni di Caragliano, poi assessore e ora la prestigiosa carica di vice sindaco.

E considerato che a Riposto tutto diventa celebrativo, occorrerà preparare una fascia da indossare. La rimodulazione delle deleghe è destinata a terremotare la politica comunale ripostese. E la scelta di procedere in pieno Ferragosto forse ha l’obiettivo di mitigare l’effetto. A distanza di appena un anno due gli assessori defenestrati.

Ad appena sette mesi dall’insediamento il sindaco Vasta si è sbarazzato dell’assessora Elisa Torrisi, nel febbraio scorso e adesso, in pieno solleone, lo schiaffo politico a Valerio Cucè che, si sussurra, avrebbe chiesto l’endorsement dell’avv. Carmelo D’Urso, rivelatosi però fallimentare (sul punto l’ avv. D’Urso con una nota si è  affrettato – come da rituale – a smentire  “l’ipotesi di un mio appoggio a favore di Valerio Cucè sul Sindaco non è affatto vera”). Già pressioni sul sindaco. Lo ha precisato l’avv. D’Urso senza che nessuno lo avesse nominato. Stranezze…

Cucè che per il momento ha incassato il colpo, potrebbe decidere una contromossa, nella consapevolezza di finire fuori dai giochi non essendo consigliere comunale (si è dimesso nonostante 693 voti). Certo è che il buon Cucè che era stato il primo a passare con Vasta, abbandonando precocemente l’amministrazione Caragliano, ha avuto il suo ben servito.

Valerio Cucè, interpellato, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale sull’episodio: “Ringrazio per la disponibilità, ma non ho nulla da commentare”.

Valerio Cucè

Sul fronte politico si registra l’immediata presa di posizione del consigliere di minoranza Mariella Di Guardo: “La mia Giunta resterà in carica per cinque anni“ questo il proclama del sindaco Vasta neo eletto. Invece, in un anno – osserva la Di Guardo – ha defenestrato un assessore e il vicesindaco Cucè. La vicesindacatura è una nomina fiduciaria e la revoca denota incapacità di valutazione e di scelte. Si profila, per il futuro, instabilità di indirizzi politici e gestione ondivaga. Non riesco ad individuare la ragione di questa triste vicenda ferragostana a causa dell’insufficienza di azioni valide – in quest’anno trascorso, da parte di ambedue i soggetti – idonee ad essere valutate politicamente.

Per la cronaca al neo vice sindaco Carmelo D’Urso sono state conferite le seguenti deleghe: PROGRAMMAZIONE DI FINANZIAMENTI U.E., PERCORSI MUSEALI, BENI CULTURALI, TURISMO, PROTEZIONE CIVILE, SPORT, RAPPORTI CON LA CONSULTA DELLO SPORT, IMPIANTI SPORTIVI, PORTO, MARE, PESCA, DEMANIO, RAPPORTI CON IL CONSIGLIO COMUNALE.

Al defenestrato ex vice sindaco Valerio Cucè, invece, restano le seguenti deleghe:  EDILIZIA SCOLASTICA, MANUTENZIONE STRADE E AREE PUBBLICHE, PUBBLICA ILLUMINAZIONE, POLITICHE COMUNITARIE, LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE.