Giarre, la crisi politica e la strategia “attendista” del sindaco Cantarella. Nel frattempo “l’acqua bolle”…

Le temperature bollenti di questi giorni stanno accompagnando la crisi politica giarrese che, stancamente, si trascina da giorni, senza sussulti particolari. Anzi… Le uniche notizie che si hanno riguardano qualche incontro informale davanti un gelato o qualche cena in quel di Fondachello senza però che l’argomento venga affrontato direttamente dal Sindaco Cantarella che sembra preferire il trascorrere del tempo, nel convincimento che così possano sanarsi le fratture pregresse fra amministrazione e Consiglio comunale. E difatti, l’avvio delle consultazioni è ancora lontano…

Eppure, sono diversi e scottanti i temi sul tavolo: in primis, il caso dell’esperto legale del Sindaco la cui vicenda ha messo a soqquadro l’opinione pubblica. Vicenda che non può non essere affrontata con la dovuta responsabilità e senza una definitiva soluzione. In caso contrario, difficilmente potranno prendere il via le consultazioni.

Poi vi è il caso dell’assessore Cavallaro che, da braccio sinistro del Sindaco, è passato ad essere, in realtà, colui che ha generato, di fatto, l’avvio della crisi politica. Infatti, dopo il caso dell’aumento della Tari e delle sue dichiarazioni in merito, Cavallaro è stato oggetto di una pesante critica attraverso un comunicato stampa. Un duro comunicato, sottoscritto da ben 13 consiglieri comunali, che sembra essere una vera e propria sfiducia nei suoi confronti.

E che dire del caso della “convocazione fantasma” dell’assessore-consigliere Spitaleri, anch’essa legata alla seduta di Consiglio comunale della “Tari”, e che rischia di creare un’altra frattura tra amministrazione e consiglieri?

Questi sembrano essere i temi principali della crisi politica. A quest’ultima si affianca un diffuso malessere per uno scollamento politico tra esecutivo e Consiglio. Scollamento acclarato ormai da quasi un anno, a cui Cantarella non ha posto rimedio perché “impegnato a lavorare ai bilanci”. Finita però questa fase di applicazione, lo scollamento, oggi, deve essere affrontato con l’approccio corretto, prediligendo i temi ed il modus operandi piuttosto che con un “mercato delle vacche”, come sussurrato da alcuni.

E, a confermare questa lettura, è arrivato il comunicato dei consiglieri Salvo Cantarella e Salvo Cavallaro che, dimettendosi dalle rispettive commissioni consiliari, hanno rimarcato come “i gravi fatti politici verificatisi nei giorni precedenti, hanno palesato il venir meno del rapporto fiduciario che lega il Consiglio comunale e l’Amministrazione”, soffermandosi anche “su fatti accaduti che minano la credibilità dell’azione amministrativa”. Dichiarazioni che fanno intendere al Sindaco come la loro posizione non è necessariamente legata ad un ruolo in Giunta ma, soprattutto, è connesso ai temi ed alla responsabilità nei confronti della cittadinanza.

Insomma, non ci resta che attendere i primi acquazzoni agostani, con la speranza che, oltre a portare sollievo agli agricoltori sofferenti da tempo, possano lavare vie le scorie di questo clima politico che appare oltremodo avvelenato…