Giarre, progetti Pnrr: l'ex dirigente a "riposo forzato" Pina Leonardi solleva nuovi dubbi -
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Giarre, progetti Pnrr: l’ex dirigente a “riposo forzato” Pina Leonardi solleva nuovi dubbi

Giarre, progetti Pnrr: l’ex dirigente a “riposo forzato” Pina Leonardi solleva nuovi dubbi

Hanno ricevuto l’incarico di responsabile unico del procedimento (Rup) geometri che non hanno l’abilitazione alla professione (requisito essenziale), in palese violazione della legge sui contratti pubblici e di pareri dell’Anac. Lo afferma l’ex dirigente del Comune di Giarre, ingegnere Pina Leonardi, la quale ha scritto per questo una nuova lettera inviata al sindaco, al segretario generale, all’assessore ai lavori pubblici e al Consiglio comunale. Il rup è una figura fondamentale negli appalti pubblici in quanto è la persona deputata ad assicurare il completamento dell’intervento pubblico nei termini previsti e nel rispetto degli obiettivi connessi.

Nel caso di cui ci occupiamo si tratta di incarichi che sono stati conferiti l’anno scorso: perché tirare fuori l’argomento adesso, in un momento già critico di suo per l’amministrazione comunale giarrese? Lo spiega la stessa ex dirigente, collocata in anticipo in quiescenza con una procedura che è stata dichiarata illegittima dal Tribunale di Catania – Sezione lavoro, con la sentenza n. 336/2024 che ha condannato il Comune di Giarre alla riammissione in servizio dell’ing. Leonardi, al risarcimento del danno commisurato all’ultima retribuzione per il calcolo del trattamento di fine rapporto dalla data del collocamento a riposo e sino alla reintegra, oltre al pagamento delle spese processuali.

L’ex dirigente è, quindi, in attesa del reintegro come da sentenza e qualora questo avvenisse “Verosimilmente, le procedure aventi ad oggetto la realizzazione di Opere Pubbliche saranno dirette nuovamente dalla scrivente”: al Comune di Giarre, infatti, non sono in servizio altri ingegneri. Se quindi l’ing. Leonardi venisse reintegrata si ritroverebbe a dover gestire degli appalti in cui i precedenti rup mancavano di un requisito essenziale e questo – a suo avviso – potrebbe anche comportare la revoca del finanziamento e per questo l’ing. Leonardi mette le mani avanti e fa presente questa circostanza ora, cioè dopo la sentenza del Tribunale del lavoro che ha stabilito il suo reintegro.

Nella lettera, infatti, scrive che “determinati incarichi di Rup sono stati attribuiti in assenza dei requisiti”, anche in assenza di abilitazione professionale (quindi in violazione dell’art. 4 All. I.2 al D.Lgs. 36/23, come confermato dai pareri Anac funzione consultiva 64/2023 e Mit 2260/2023)”. Per questo – spiega la missiva – la realizzazione e rendicontazione delle opere potrebbe essere compromessa e “Le irregolarità rilevate in fase di rendicontazione o durante controlli possono comportare la revoca del finanziamento”.

L’ex dirigente ha invitato, quindi, l’Ente “a vigilare attentamente e – se del caso – a provvedere a regolarizzare gli affidamenti di incarichi professionali conferiti in assenza dei requisiti previsti dalla legge”.

Secondo il sindaco Leo Cantarella ha liquidato la questione specificando che il conferimento degli incarichi di Rup sono atti gestionali disposti dal segretario generale dott. Marco Puglisi (ora in ferie) nella funzione di dirigente dell’area Lavori pubblici.

Dal Comune, comunque, non sono arrivate comunicazioni all’ex dirigente Leonardi in merito al suo reintegro. È stata invece la stessa ex dirigente a scrivere al Comune per chiedere che le siano corrisposti gli incentivi per le funzioni tecniche che la stessa ha svolto, finché è stata in servizio, per i lavori di ristrutturazione dell’asilo nido di Macchia e del campo di atletica. Il Comune aveva costituito il gruppo di lavoro, presupposto per la ripartizione degli incentivi.

L’ingegnere ha scritto, quindi, al Comune per segnalare di non essere stata inclusa in questo gruppo di lavoro, pur avendo svolto le funzioni di rup per i due progetti anzidetti. La determina di costituzione del gruppo di lavoro è stata, in seguito, revocata per la presenza di errori.

Insomma, più passa il tempo, più permane questa fase di stallo, più cresce il rischio di dover far fronte ad una spesa ingente a fronte di nessun servizio e che i cittadini, in qualche modo, dovranno pagare…

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